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Oggi parliamo di cori!

Volevamo parlare di calcio ma il calcio stesso sovente ci impone di parlare d’altro ed oggi ci ritroviamo addirittura tutti a discutere di un coro, un coro talmente dissacrante che sembra voler nascondere chissà quali colpe.
In questa città, è vero, di problemi ce ne sono tanti ma oggi ci tocca dover parlare di un coro, uno di quelli che potrebbe addirittura avere effetti devastanti.
Magari dei ragazzini di 11/12 anni avessero intonato un coro una sera ad un cinquantenne che li redarguiva. Magari alcuni politici avessero improvvisato un canto con le curve invece che pensare ad operazioni clientelari. Forse avremmo avuto maggiore visibilità a livello nazionale.
E meno male che ci sono i cori che mantengono l’attenzione dei media nazionali. Evidentemente sarà stato un coro altamente diseducativo.
La verità è che prima di ergersi a puritani, prima di buttare fango sul calcio e sul Foggia, soprattutto sui social, bisognerebbe capire di cosa stiamo parlando e si potrebbe fare andando per strada e chiedendo a 100 persone chi sono i diffidati e annotarsi le risposte. Un messaggio per essere educativo o meno deve essere almeno compreso e per me su 100 forse nemmeno uno darebbe la risposta giusta. Provate poi a chiedere se il messaggio “Sporco terrone per te acqua e sapone” gli stessi 100 lo comprendono e poi tiriamo le conclusioni.
Il messaggio sui terroni o magari quelli sui calciatori di colore non meritano le prime pagine, quello sui diffidati sì.
Quei calciatori che saltavano lo facevano per uno spirito di appartenenza che in quel momento li facevano sentire tutt’uno con la curva. Hanno parlato dei diffidati ma avrebbero potuto intonare la canzone della ciaccanella, sarebbe stato lo stesso. Nessuno di loro, alcuni poco più grandi dei frequentatori delle baby gang, sapevano quello che stavano dicendo.
Mi piacerebbe poi comprendere, ma io sono un piccolo giornalista di provincia, cosa può legare quel coro alla quarta mafia. Vorrei che qualcuno me lo spiegasse, voglio comprendere.
In sè potrebbe essere un brutto coro, non entro nel merito, ma bisogna punire i messaggi che arrivano alla gente non quelli che meritano di essere prima approfonditi e poi compresi.
Non sappiamo se il tutto finirà in una bolla di sapone, di certo ormai la gogna mediatica ha avuto effetti devastanti molto più di quelli che darebbe una condanna del tribunale.
In una città da ultimi posti, lasciate che l’unica realtà esaltante possa continuare ad esistere.