Si aspettava la ripresa del campionato ma soprattutto si aspettava la sessione invernale del calciomercato per riuscire a raddrizzare una rotta che non era proprio quella individuata ad inizio stagione.
Nember si è dato da fare da subito riuscendo a consegnare a Stroppa, nel più breve tempo possibile, nuovi elementi da inserire nella rosa al fine di aumentare quel livello di esperienza che era mancato nella prima parte del campionato e che spesso era stato individuato come il male principale della squadra rossonera.
Il mister rossonero, dichiaratosi completamente coinvolto dal direttore sportivo nelle scelte sui calciatori, ha cercato di accelerare i tempi per assemblare una squadra che avesse una fisionomia diversa da quella precedente e contro il Pescara ha inserito dal primo minuto 4 dei 5 acquisti messigli a disposizione, non avendo a disposizione l’attaccante Duhamel fermo ai box per ragioni burocratiche.
Il Foggia, pur perdendo contro gli abruzzesi, ha fatto vedere buone manovre di gioco e soprattutto ha dato l’impressione di aver adottato completamente i nuovi arrivi.
Tonucci è sembrato sicuramente un calciatore che ha portato centimetri nella nuova difesa a tre, capace di marcare il diretto avversario in modo autoritario e soddisfacente. Greco, che tutti pensavano essere quello con maggiori problemi di condizione, sin quando ha giocato ha fatto vedere di avere numeri tecnici di un’altra categoria e di poter dare ordine nel centrocampo rossonero. Zambelli forse è stato l’unico a manifestare un ritardo nella condizione ma ha subito dimostrato di saper giocare di mestiere, forte delle sue numerose presenze in questa categoria. Kragl, che non giocava una partita da titolare da febbraio scorso, non solo ha giocato tutti e 93 i minuti della gara, ma sulla sua fascia è stato dirompente riuscendo a buttare in area numerosi palloni che poi hanno creato non pochi problemi agli avversari. Per quel che riguarda Scaglia, conviene rimandare qualsiasi giudizio, considerati i pochi minuti in campo, minuti che coincidevano con un periodo di inevitabile ansia della squadra, proiettata nel forcing finale per il raggiungimento del pareggio.
I calciatori, quindi, son sembrati già all’altezza e, valutando il fatto che prima di rivederli a Chiavari passerà un’altra settimana di allenamenti, c’è la reale possibilità che gli stessi possano fare la differenza nel girone di ritorno.