Ci sono delle partite che sembrano essere ultime spiagge, partite che sembra debbano concludersi per forza con un “dentro o fuori” e Bitonto – Foggia sembra proprio essere una di queste. Poi, con saggezza e razionalità, si realizza che una partita che capita il primo di dicembre non è mai una partita definitiva, che c’è sempre la possibilità di raddrizzare un percorso che possa portare alla meta prevista nel mese di maggio.
Sicuramente questa partita è una prova di forza tra le prime due del girone, certamente dopo questi novanta minuti le due squadre avranno delle idee più chiare, potranno pensare alle operazioni da effettuare nei giorni di calciomercato ma niente è perso nè per l’una, nè per l’altra e nè per chi le insegue a breve distanza.
Per il Foggia è già importante essere consapevoli di potersela giocare a viso aperto, di scendere a Bitonto con la reale possibilità di fare risultato, poi la classifica, come dice Corda, ha importanza sino ad un certo punto. Bisogna saper rispettare l’avversario che è sicuramente una macchina da guerra ma senza temerlo, affrontarlo a testa alta.
I rossoneri avranno qualche assenza ma il mister ci ha abituato a risolvere le emergenze sapendo chiedere sacrificio e adattamento ai suoi uomini e, per ora, i numeri stanno a certificare la bontà delle sue scelte.
Essere nel big match della quattordicesima giornata era veramente impensabile per una squadra costruita in fretta, a corto di preparazione e con un esordio sicuramente infelice. La crescita c’è stata ed è lampante, da oggi a maggio, ampi margini di miglioramento saranno ancora più probabili e ben accetti.