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Non arriveranno grossi nomi!

In una città, in una nazione dove si è in fibrillazione per il percorso azzurro agli Europei, c’è una realtà, una piccola realtà dove si è in fibrillazione per quello che potrebbe essere.
Stiamo parlando del Foggia e quando si parla di fibrillazione si parla di quella confortata dall’entusiasmo di chi guarda al futuro con un occhio rivolto a quel passato che faceva parlare e bene dei colori rossoneri in tutta Italia.
Si aspetta di conoscere i primi nomi dei nuovi arrivati e se ci sarà spazio per qualcuno dei “vecchi”, tutto dovrà passare ovviamente al vaglio del Maestro appena giunto da queste parti.
Sarà improbabile aspettarsi i grossi nomi, non appartengono alla filosofia di Zeman ma la gente sa che si può fidare di Peppino Pavone per le sue competenze, per la sua esperienza ma soprattutto perchè calciatori, procuratori e società sanno chi sarà seduto su quella panchina, colui che seppe portare calciatori dilettanti alla corte di grossi clubs ma anche colui che pochi anni fa lanciò gente come Verratti, Immobile e Insigne, oggi pilastri della Nazionale di mister Mancini.
Circolano i primi nomi, si parla di calciatori provenienti dalla Juve Stabia, ultima dimora del d.s. Pavone, si parla di calciatori giovani che hanno mosso i primi passi in grossi clubs italiani ma di certo, ribadiamo, arriveranno in casacca rossonera calciatori motivati a far partire e bene la loro carriera, magari questa volta affiancati da altri più di esperienza per provare a centrare traguardi importanti.
Eh sì, quest’anno, al di là di tutto, la gente si aspetta se non altro di migliorare l’impresa di mister Marchionni, altrimenti non avrebbe senso partire con quella energia che abbiamo visto affiorare dalle labbra di Canonico e con quella coppia Zeman-Pavone che evidentemente non vuole rappresentare una semplice operazione di marketing.