Salernitana Foggia, una classica del campionato italiano di calcio che quest’anno si ripresenta in serie B dopo 19 anni, 19 anni che sono stati burrascosi per entrambe le squadre.
Sicuramente per tutte e due quest’anno qualcosa non è andato secondo le aspettative se è vero che i granata hanno provveduto a cambiare la guida tecnica ed il Foggia si ritrova malinconicamente al quartultimo posto.
La sfida, però, mantiene il suo fascino e sicuramente varrà il prezzo del biglietto.
Il 21 dicembre non si può parlare di ultima spiaggia ma è indubbio che da una parte e dall’altra ci sono buoni motivi per far punti e per fugare preoccupazioni future.
Stroppa non si affida al modulo ma vuole ripartire dagli otto minuti finali della sfida con il Venezia, vuol vedere una reazione, una determinazione e, perché no, anche un po’ di cattiveria. Non è certo questo il momento in cui pensare alla prestazione. Stroppa ha parlato più volte di gioco sporco e quindi di maggiore praticità al fine di non dover tornare a casa ancora una volta con le mani vuote.
” Quanto piangeremo i punti persi ingenuamente”: questo il ritornello spesso sentito sugli spalti qualche partita fa. Bene, questo è il momento giusto invece per non voltarsi più indietro, per pensare che dopo una qualunque nottata torna sempre a splendere il sole.
Conviene a tutti chiudere gli occhi ed andare avanti. La serie B è un patrimonio importante per tutti, dai Sannella ai calciatori, dal tecnico ai tifosi. Bisogna andare avanti tutti insieme in attesa della sosta, del recupero degli infortunati, del mercato e della buona sorte che non guasta mai.
Far polemiche su parole pronunciate, pensare che possa rappresentare un problema il fatto che alcuni calciatori, sui quali si era puntato per la stagione, possano cambiar aria, guardare tutto e tutti sempre con un atteggiamento preoccupato, sono tutte cose che portano ad uno stress nell’ambiente e che va contro gli interessi di ciascuno che crede in questi colori.
Tifare sempre e comunque, cercare di pensare che qualcosa prima o poi possa anche cambiare per mille motivi e se il caso ogni tanto, anche da parte degli appassionati, degli accaniti tifosi un “Chi se ne frega” potrebbe portare a lusinghieri risultati.