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Meglio feriti che morti!

A Foggia si tira un respiro di sollievo magari solo perché si è evitata la retrocessione anche se non si è ottenuta di fatto una assoluzione. Rispetto alla richiesta formulata dalla Procura, infatti, il dispositivo di primo grado può sembrare una vittoria ma comunque la pena sembra ancora avere i criteri dell’esemplarità. Si è passati, come dice il mio caro amico Franco Ordine, dalla sedia elettrica all’ergastolo.
Facciamoci due conti: il Foggia se dovesse affrontare il campionato con il forte handicap dei 15 punti dovrebbe fare 4 punti più della scorsa stagione per evitare anche i play out. Apparentemente sembrerebbe un qualcosa di facilmente realizzabile ma non bisogna mai dimenticare che una sconfitta, che in un campionato così lungo ci può e ci deve stare, avrebbe un effetto devastante per chi deve solo recuperare e che non sta nemmeno attento ai risultati delle altre comcorrenti. Ecco perché bisogna dare quel qualcosa in più in campo e dagli spalti che possa essere di aiuto soprattutto nei momenti di difficoltà.
Poi bisogna considerare che non è detto che il Foggia sia l’unica squadra a partire con l’handicap: per quello che si sente e che si legge, qualche altra squadra potrebbe ritrovarsi a partire con una penalizzazione per cui al momento bisogna accettare con serenità la sentenza sperando che possa essere migliorata più in là.
Di sicuro la cosa più bella è che il Tribunale non ha stravolto quello che era accaduto sul campo per cui chi ha perso la B perché il campionato aveva premiato altre squadre, non ha recuperato tramite le aule di giustizia e ora farebbe bene ad allestire una rosa competitiva per pensare ad un riscatto, uno di quelli però che si consumano sul prato verde.