di Alessio Mangano
In una giornata possono cambiare umori, aspettative, speranze. Il Foggia, dopo la sosta, sembrava con un piede e mezzo in serie C e, dopo la vittoria sullo Spezia e le concomitanti sconfitte di Venezia e Livorno, torna a sperare e a guardare al futuro con un abbozzo di sorriso. Al tempo stesso Cremonese ed Ascoli, proprio dopo quest’ultima giornata, possono considerarsi virtualmente fuori dalla zona calda della classifica per cui la lotta eventuale per il raggiungimento della salvezza, coinvolgerebbe meno squadre di quelle prevedibili.
Tutto questo vuol dire che bisogna rimanere lucidi ed equilibrati sempre perchè, se con una sconfitta tutto sembra irrimediabilmente compromesso, con una vittoria tutto potrebbe essere rimesso in carreggiata. Sei partite quindi diventano sufficienti per coltivare un sogno.
È chiaro che, in questo particolare contesto, le partite contro le squadre che corrono verso lo stesso risultato diventano di una importanza evidente. Contro Venezia e Livorno il Foggia potrebbe conquistare la zona playout ed abbandonare quella della retrocessione diretta per poi pensare, magari contro la Salernitana, di provare ad uscire definitivamente dalla zona calda. Ovviamente, come giustamente dice Grassadonia, non bisogna fare troppi calcoli e tabelle ma vivere partita per partita. Si pensasse ora al Venezia, squadra che sa di giocarsi tutto contro il Foggia e che quindi aspetterà i rossoneri con il coltello tra i denti. Viceversa il Foggia dovrà semplicemente non farsi impaurire, rimanere concentrato, affrontando un avversario con la consapevolezza dei propri mezzi, quelli che gli hanno consentito di conquistare sul campo 6 punti in più del Venezia che, quindi, senza penalizzazione, gli avrebbero fatto dormire sonni tranquilli.
In questo momento solo chi mantiene equilibrio, concentrazione e serenità può sperare di tagliare il traguardo prima rispetto agli altri.