di Alessio Mangano
Si avvicina il derby contro il Taranto, anche se non si può parlare di derby con i divieti imposti e con parte degli spalti tristemente vuoti. A perderci è sempre lo sport!
Avevamo detto la stessa cosa prima di Cerignola, continuiamo a parlarne prima della gara con gli ionici e presumibilmente ne parleremo la settimana prossima in vista del confronto di Brindisi.
È lampante che il Foggia in un altro girone avrebbe risolto un bel po’ di problemi a se stesso ma soprattutto avrebbe permesso a tanti tifosi di seguire la propria squadra. Bisognerà quindi impegnarsi per lasciare quanto prima questo inferno.
Per quel che riguarda la partita, il Foggia ci arriva con il miglior entusiasmo mentre il Taranto lo fa con la voglia di riscatto dopo la sconfitta interna contro il Sorrento. Quale dei due aspetti, nel confronto dello Zaccheria, può essere determinante?
La squadra di Corda deve solo dimostrare di mantenere la giusta concentrazione, di rimanere determinata, di essere consapevole dei propri mezzi ma senza mai sottovalutare l’avversario, chiunque esso sia. Il rischio, dopo vittorie importanti come quella di Cerignola, può essere proprio quella di pavoneggiarsi e di prestare così il fianco agli avversari. Lo Zaccheria non è di per sè un fortino inespugnabile e la partita contro il Gravina può testimoniarlo. Lo Zaccheria riesce a garantire qualche vantaggio ai rossoneri quando la squadra di casa, sorretta dal suo pubblico che domenica sarà numeroso, riesce a vivere la gara come una finale, come una gara da ultima spiaggia.
Da quello che abbiamo imparato in questa primissima fase del campionato, la garanzia di un impegno massimo è garantito dalla presenza di Ninni Corda che è un perfezionista, un esigente, uno che vuole sempre di più dalla sua squadra perchè è l’unico che conosce bene i singoli dai quali pretende molto durante la settimana.
Il Foggia vede la vetta, il Foggia può raggiungerla ma la difficoltà, al momento, si chiama Taranto. Ci vorrà pertanto quel “quid” in più.