Solofoggia.it

L’altra faccia del web

di Mimmo Attini

Sono tantissimi i commenti a favore del Foggia. La maggior parte delle recensioni sono commenti positivi e propositivi nei confronti della nuova società e del mister.
Ma come spesso accade, non mancano i detrattori nei confronti della nuova compagine. Basta leggere i tanti commenti scritti sul web. Quando il Foggia calcio venne rilevato dal patron Felleca e dal suo staff, ci furono alcuni che in maniera sospettosa avanzarono dubbi sull’operato della nuova dirigenza, venuta a Foggia solo per fare business e non programmazione a medio-lungo termine.
Più volte il presidente Felleca si è dovuto adoperare in interviste o in varie trasmissioni, per spiegare che il suo obiettivo era solo e soltanto il bene della squadra. Ma probabilmente, al di là delle tante parole, ci sono state circostanze in cui il Presidente ha mostrato un attaccamento alla città e alla squadra che ha spiazzato tutti.
Il Foggia, dopo otto giornate, è secondo in classifica con 15 punti dietro al Bitonto ed ha superato i sedicesimi di coppa Italia battendo la Turris. Ha perso solo la prima con il Fasano quando sulla panchina dei rossoneri c’era Mancini. Ebbene, da allora, il Foggia è in serie positiva con 4 vittorie e 3 pareggi. Nelle ultime quattro partite, i Satanelli hanno affrontato un gruppetto di squadre di prim’ordine, conquistando otto punti su dodici disponibili. Numeri sicuramente da grande squadra.
Eppure, ci sono coloro a cui questo Foggia non piace: “… una squadra che costruisce poco, che sfrutta poco le fasce e il cui unico schema è quello di buttare la palla avanti sperando in una giocata di testa di Iadaresta; la partita interna contro il Casarano ha evidenziato tutti i limiti di gioco di mister Corda”.
A costoro non interessa che la squadra sia ad un solo punto dalla capolista Bitonto, proprio perché non si vede un gioco. Per gli “esteti del calcio” c’è poco da festeggiare. In molti, infatti, ricordano che nell’anno della serie D in cui la squadra era guidata da Padalino, il Foggia giocava un buon calcio. E la partita contro i salentini ha fatto capire che anche in quarta serie è possibile fare un buon gioco. Un Casarano che ha sfruttato le fasce in modo ottimale e che se non ha portato a casa la vittoria è solo grazie ad un super Fumagalli che, nel primo tempo, ha compiuto due autentici miracoli. In tanti sostengono che al Foggia mancano almeno tre elementi di qualità per poter cambiare marcia.
Per correttezza, va detto che più volte mister Corda ha sottolineato il ritardo di preparazione e di uomini nel comporre la rosa. Per ora è necessario fare più punti possibile e poi a dicembre operare per i giusti correttivi, anche perché a lui interessa la guerra finale.
Bisogna ricordare che squadre come il Cerignola o il Taranto, che sulla carta godevano dei favori degli addetti ai lavori, sono nettamente in ritardo e distanziate in classifica, nonostante una campagna acquisti roboante.
Ninni Corda predica il lavoro, il sacrificio e tanta grinta per combattere su ogni campo e da questo punto di vista tutti i suoi uomini sono assolutamente allineati col mister. I suoi ragazzi hanno mostrato una grinta ed una caparbietà a cui non eravamo più abituati dopo il campionato dello scorso anno.
I numeri sono dalla parte del mister perché come spesso ripete lui stesso: “… a me interessa la guerra finale; alla fine contano i tre punti e le vittorie; è questo ciò che rimane sugli almanacchi”.
Sicuramente la cosa migliore da fare, è stare vicino alla squadra; sostenere i ragazzi che stanno onorando questa maglia. Bisogna fare più punti possibili ed eventualmente puntellare la rosa a dicembre.
Una cosa però è certa, mister Corda sembra l’uomo giusto per questa piazza e in questo periodo di rinascita per il Foggia calcio. Del resto, come dar torto ad un uomo che, nella sua prima conferenza stampa, dichiarò che “tra il bel gioco e i tre punti, sceglierà sempre i tre punti”.