di Salvatore Valerio
Juventus Lecce 4-0
Il risultato non tragga in inganno. Il primo tempo ha mostrato un buon Lecce, capace di bloccare la Juventus che è sembrata, in questa frazione di gioco, molto compassata.
Ci ha pensato Lucioni del Lecce alla mezz’ora, che si fa espellere per un fallo da ultimo uomo su Betancur lanciato a rete , a mettere in difficoltà la propria squadra che aveva avuto occasioni importanti con Mancosu e Rispoli.
Nel secondo tempo la musica cambia. Il Lecce non riesce a superare la metà campo.
Dybala al 53^, imbeccato da Ronaldo in area, si rende autore di un pregevole tiro che si infila sulla destra, centrando il sette della porta. Il Lecce fa quello che può ma si nota perfettamente che è in difficoltà, avendo anche un uomo in meno. Al 60^ viene assegnato un rigore alla Juventus per atterramento in area di Ronaldo da parte di
Piccinini. Dal dischetto Cr7 non fallisce.
Al 69^ Gabriel fa un miracolo su un colpo di testa ravvicinato di Cristiano Ronaldo.
La Juventus ha un possesso di palla continuato ed estenuante che mette in seria difficoltà il Lecce che cerca di limitare i danni. Inizia il walzer dei cambi. Tra questi entra Higuain (77^) al posto di Dybala e il giovane Muratore va a sostituire Bernardeschi. Sarà dopo qualche minuto (83^) proprio il Pipita ad andare in gol grazie ad un preziosismo di Cr7 che di tacco consente all’argentino di arrotondare il risultato per la Juventus. All’85^ il poker di De Ligt .
La squadra salentina paga i suoi errori, alla squadra di Liverani rimane, come consolazione, il buon primo tempo da cui ripartire per rimanere aggrappato a speranze di salvezza.
Una curiosità: la Juve in casa nel 2020 ha subìto solo una rete. Nessuna squadra nei campionati europei ne ha incassati meno.
Il Lione è l’unica che ha subìto in casa un solo gol come i bianconeri.
Nel frattempo la società bianconera vuol rivitalizzare il centrocampo. Sembra cosa fatta lo scambio Pjanic / Arthur con il Barcellona.
Lazio Fiorentina 2-1
Nel primo tempo la Fiorentina gioca meglio e va meritatamente in gol con una magia di Ribery al 25^. La brillante prestazione dei biancocelesti del primo tempo con l’Atalanta sembra un lontana ricordo.
Sul finire del primo tempo un brutto fallo di Bastos su Ghezzal viene sanzionato con un giallo e da qui partono le proteste della panchina viola che si aspettava un cartellino rosso. Anche nel dopo partita la dirigenza della Fiorentina per bocca di Pradè evidenzia questo aspetto che insieme ad altri avrebbero penalizzato la squadra.
Nel secondo tempo la squadra di Simone Inzaghi aumenta i giri del motore. Trova il pari con un rigore apparso molto dubbio e contestato dai viola. Al 66^ Caicedo controlla un lancio in area e viene in contatto(?) con Dragowski in uscita. Solo per l’arbitro Fabbri non ci sono dubbi e fischia la punizione dagli undici metri che Immobile realizzerà con freddezza. Adesso è la Lazio che ha il pallino del gioco e trova all’82^ il gol della rimonta con Luis Alberto. Negli ultimi minuti di gioco c’è un forcing da parte della squadra di Iachini che staziona nella metà campo laziale con pochi spazi per gli avanti viola.
Nei minuti finali si registrano momenti concitati. Con l’ausilio VAR l’arbitro Fabbri estrae un cartellino rosso diretto per Vlahovic della Fiorentina autore di una gomitata a palla lontana nei confronti del laziale Patric.
Subito dopo rosso anche per Simone Inzaghi.
Sono tre punti importanti per la Lazio che torna a quattro lunghezza dalla Juve rimontando una partita difficile.
Per la Fiorentina, rimasta a bocca asciutta, rimane una buona prestazione e ha da recriminare su più di una decisione arbitrale apparsa dubbia.
Milan Roma 2-0
Questi tre punti sono importanti per la squadra di Pioli che si avvicinano al Napoli al sesto posto. La Roma si allontana dall’Atalanta e vede le speranze Champions molto flebili. Partita condizionata dal caldo ma tatticamente interessante.
Primo tempo privo di grandi occasioni con i giallorossi che sembrano più propositivi.
Nella seconda frazione di gioco il Milan alza il baricentro del gioco e trova il gol con Rebic al 76^ e chiude sul finale con Calhanoglu all’ 89^ su rigore.
Udinese Atalanta 2-3
L’Atalanta vince una partita importante per la sua classifica grazie ad un gol di Zapata ed una doppietta di Muriel . Adesso è a + 9 sulla Roma. L’Udinese non ha demeritato rimanendo in partita grazie a Lasagna autore anche lui di una doppietta. Sempre più impantanata nella lotta per non retrocedere.
E’ a soli tre punti dal Lecce terz’ultimo.
Napoli Spal 3-1
Il Napoli si avvicina alla Roma con questi tre punti. La Spal rimane fanalino di coda insieme al Brescia. Il Napoli fa sua la gara nel primo tempo con i gol di Mertens e Callejon.
Accorcia le distanze Petagna. Nel secondo tempo, appena entrato, Younes di testa al 78^ mette al sicuro il risultato per la squadra di Gattuso.
Parma Inter 1-2
Com’è strano il calcio! L’inter non in serata sino al minuto 84, prima pareggia con De Vrij.
Viene espulso subito dopo Kuckal per doppia ammonizione per il Parma.
La squadra in 10 subisce un tracollo psicologico e all’87^ subisce il gol del sorpasso da parte di Alessandro Bastoni che insacca liberissimo di testa alle spalle di Sepe. Sino al nefasto (per il Parma) minuto 84 la squadra di Aversa aveva meritato il vantaggio avvenuto al 15^ minuto ad opera di Gervinho. Addirittura i parmensi erano stati molto vicini al raddoppio specialmente nel primo tempo, con micidiali ripartenze non sfruttate dalle punte. Il Parma rimane con l’amaro in bocca dopo aver assaporato l’idea di un risultato prestigioso. Per l’Inter tre punti fondamentali che consentono alla squadra di Conte di rimanere sulla scìa di Lazio e Juventus e tenere a debita distanza l’Atalanta.
Gli altri risultati:
Brescia Genoa 2-2
Cagliari Torino 4-2
Sampdoria Bologna 1-2
Sassuolo Verona 3-3