A differenza degli altri avversari incontrati fin qui dal Foggia, che, nonostante la casualità dei sorteggi, erano stati già conosciuti nella stagione regolare, l’altra finalista Lecco può sembrare, agli occhi dei più, una vera e propria incognita.
I lombardi, terminati terzi nel girone A dietro alla promossa Feralpi Salò ed al Pordenone, hanno per regolamento saltato i primi due turni degli spareggi promozione e già dagli ottavi contro l’Ancona hanno registrato un evidente cambio di rotta. Infatti, se in campionato gli uomini di Mister Foschi hanno sfruttato il fattore campo facendo del Rigamonti-Ceppi un vero e proprio fortino, durante i playoff ha giovato loro giocare in trasferta. I numeri a confronto rendono ancora più chiara la trasformazione dei blucelesti: nella stagione, fra le mura amiche, hanno raccolto ben 41 dei 62 punti totali grazie alle 12 vittorie ed ai 5 pareggi (2 le sconfitte) risultando la squadra più casalinga del girone A mentre nei playoff hanno pareggiato solo con l’Ancona perdendo sia contro il Pordenone che con il Cesena, risultati poi ribaltati sorprendentemente nel ritorno lontano da Lecco.
Casalinghi come in campionato o pirati come nei playoff, quale sarà la versione degli aquilotti lecchesi per la finale?
Un’ ulteriore chiave di lettura per il doppio incontro fra due squadre considerate tra le meno favorite alla corsa alla promozione ma che con le loro imprese eroiche sono state capaci di sovvertire qualsiasi pronostico.