di Giuseppe Roberto
Meno gente sugli spalti, le ciaccanelle latitano, probabilmente assunte in massa dalla Promoidea per il servizio in fiera (sicuramente uno dei motivi validi per chi è andato a visitarla). La festa dei lavoratori doveva essere uno stimolo per riempire lo stadio ma, a fronte di una coscia sulla spiaggia, non c’è maglia che tenga. Lo Spezia andava battuto, senza se e senza ma. Stroppa decide di cambiare le carte in tavola. Pareva una formazione fatta seguendo i suggerimenti sui social. Fatto sta che la cosa funziona. Floriano concretizza al meglio la sua presenza. Deli dimostra sempre di più di avere qualità di gioco. Noppert conferma che, l’ampliamento per l’appalto della struttura di cardiologia, va realizzato con urgenza. Entra anche Beretta, che ci mette l’anima, e mette quella dei suoi cari sulla bocca di tutti, quando salta il portiere e tira lento in porta, concedendo all’avversario il miracolo. Ci riprova una seconda volta, scartando il portiere e tirando forte … sul palo. Anche le anime questa volta capiscono che la sfiga ha preso il sopravvento. Il Foggia continua la sua corsa senza affannarsi più di tanto, nella speranza di riscattare al meglio un girone di ritorno che merita di più. #ZaFo’