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La parte sinistra della classifica

di Massimo G. Marsico

Da 7 giornate in testa alla classifica di serie B c’è l’Empoli.
I toscani sono in serie utile da 17 turni (11 vittorie e 6 pareggi).

La squadra ora di Andreazzoli (e, in precedenza, di Vivarini) è inseguita dal Frosinone (staccato di 5 lunghezze) che da 13 giornate staziona lassù: nelle prime due posizioni (quelle che consentono la promozione diretta).
Dall’inizio del torneo, i laziali non sono mai scesi al di sotto del sesto posto (occupato dopo il decimo turno). Le tre sconfitte nelle ultime 8 giornate ne hanno rallentato il passo che resta, però, assai sostenuto.

Discorso simile può essere fatto per il Palermo (sempre stato in zona promozione) che da otto turni, però, è sul podio basso della classifica (dopo aver guardato, in precedenza, tutti dall’alto: ovvio che in Sicilia non siano, al momento, troppo contenti…: il Palermo sarebbe costretto ai play off, sia pure dalla posizione più vantaggiosa).
Frosinone e Palermo sono, però, distanziati di una sola lunghezza ed il Palermo ha una gara in meno.
La lotta-promozione (quella diretta) si fa, dunque, avvincente.
Va detto, però, che già dopo l’undicesima giornata la classifica dava indicazioni chiare: in testa c’erano Empoli, Frosinone e Palermo (nell’ordine).
Da allora, le cose – evidentemente – non sono cambiate.

Il Cittadella da 9 giornate è intorno al quarto posto (in questo periodo è scivolato al quinto o salito al terzo, ma è sempre stato lì: a ridosso delle grandi).

Da 7 giornate il Bari (capolista dopo il successo nel derby, ma ottavo dopo il 24° turno) è intorno al quinto posto. Sono quasi due mesi che nessuno riesce a battere la formazione di Grosso. Il magic moment biancorosso è iniziato con il successo sul Frosinone.

Da 6 giornate il Venezia (che dieci turni fa era addirittura scivolato fuori dalla zona play off) è intorno al sesto posto (dopo essere stato anche al secondo, sia pure molto tempo fa).

Cittadella, Bari e Venezia.
Dietro le tre grandi (Empoli, Frosinone e Palermo) ci sono loro.
C’erano già dopo 11 giornate, sia pure insieme ad altre che ora sono attardate (chi più chi meno).

Il settimo posto è ora occupato dal Perugia, capace di risalire dalla zona retrocessione (dove si trovava dopo il 14° turno, nel punto più basso della stagione). Gli umbri (cambiata la guida tecnica) sono ripartiti senza fretta, accelerando, però, nel girone di ritorno (8 vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta). Ed ora, rieccoli lassù.

L’ottavo posto (l’ultimo utile per poter accedere ai play off) lo occupa il Parma, che dopo il 17° turno era in testa (ma ha attraversato un lungo periodo buio: 10 giornate, nelle quali ha vinto una sola volta). La squadra di D’Aversa si sta ritrovando (3 vittorie ed un pareggio nelle ultime 5 gare), complice (si fa per dire) anche… il Foggia.

Lo Spezia, più del Carpi, ha conosciuto nel girone di ritorno (sia pure per poco) l’aria salubre dell’alta classifica.
Le due compagini sono ora davanti alla Cremonese che da 5 giornate ha abbandonato i quartieri nobili della classifica, dove era stata a lungo in precedenza. I grigiorossi stanno rallentando. Fin troppo: nel girone di ritorno hanno vinto solo la gara d’esordio.

Termina qui la parte… sinistra della classifica, dove il Foggia (ahimè) non è mai stato (miglior posizione, fin qui: 12° posto).
I rossoneri (scavalcati, ora, in classifica dalla Salernitana), al contrario, hanno annaspato per ben 18 giornate in zona retrocessione, da dove si sono tirati fuori (si spera definitivamente) solo dopo il successo di Chiavari.
La sconfitta di Parma (come, in precedenza, quella di Perugia) ha gettato acqua sul fuoco dell’entusiasmo di chi sognava un inserimento della squadra di Stroppa in zona play off (distanti, ora, 7 lunghezze).
Ma i sogni, si sa, devono fare i conti con la realtà. La quale ci dice che con le “grandi” (vale a dire le prime 8 della classifica) il Foggia ha racimolato, nelle 11 sfide già disputate, appena 8 punti su 33.
Numeri che lasciano poco spazio ai sogni.
Al contrario con le “piccole” (ovvero le ultime 8), la formazione rossonera ha messo insieme ben 23 punti sui 39 avuti a disposizione.
Numeri che dovrebbero tenerci al riparo dagli incubi…