Sono giorni che leggo in giro sul web tante opinioni circa il futuro del Calcio Foggia. Si discute delle vicende tra i soci del club, di eventuali trattative che non vanno in porto per i più disparati motivi, di progetti calcistici che sarebbero un fallimento ancor prima di iniziare.
A me piace valutare i fatti senza voler essere dalla parte di qualcuno. Personalmente, sono forse l’unico giornalista a non avere il numero del presidente, a non aver avuto alcun rapporto personale con lo stesso e quindi ritengo di poter fare le mie considerazioni senza alcun condizionamento e senza che nessuno possa indicarmi come disfattista o lecchino.
Ci sono giornalisti sul territorio che si sono dichiarati i migliori, gli unici, portatori di verità, gli unici che vanno alla fonte. Tanto di cappello. Io volo più basso, molto più basso e mi limito a formulare le mie opinioni.
Attualmente c’è un uomo solo al comando, questo vuol dire che esiste un uomo che, con le proprie finanze, porta avanti la baracca e può garantire ancora un futuro pallonaro a Foggia. Se poi a me quest’uomo piace o non piace è argomento che interessa poco al lettore.
Grazie a quest’uomo, simpatico o antipatico, la squadra verrà iscritta al campionato senza questue varie e senza patemi d’animo per la piazza.
Il recente passato è stato bello, a me è piaciuto ma non ci sono stati i presupposti per continuare. Una mia idea me la sono fatta ma anche questa penso possa interessare poco i lettori e la tengo per me. Per la verità assoluta esistono altri illustri colleghi. Ma poi alla fine non è questa la piazza che inneggia ai colori al di là dei singoli e solo per la maglia? È ancora così?
È stato scelto Boscaglia che non è stato chiamato per evitare i playout. Anche lui dovrà essere valutato dai risultati, partendo da un confronto con il recente passato che è ingombrante. Ha un obiettivo molto più ambizioso del suo predecessore e per questo non vorrà fare la vittima sacrificale, dovrà chiedere un mercato di tutto rispetto e la società dovrà accontentarlo. Penso che più di una chiacchierata tra di loro se la saranno fatta. A me questa scelta piace.
C’è qualcuno che auspica un cambio di rotta ai vertici societari. Non so se l’offerta ci sia stata e sia stata congrua, anche per questo dovete rivolgervi a quelli più bravi di me. Ma se io voglio vendere la mia macchia, sarò anche padrone di fare una richiesta che possa decidere solo e soltanto io? Quali elementi avete voi che criticate per definire una offerta adeguata o meno? Fatemelo sapere così posso crescere anche io e cercare di avvicinarmi, ma solo avvicinarmi, a quelli più bravi di me.
In definitiva, tutto questo trambusto fa bene all’ambiente e al futuro del Foggia? Anche su questo io, forse tra i più “ciucci“, non so dare una risposta.
(ph. Alessandro Forcelli)