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La Juve allunga comunque…

di Salvatore Valerio

La giornata inizia con il pareggio a reti inviolate fra Frosinone e Milan. La squadra di ringhio Gattuso non va in goal da quattro giornate, ben 379 minuti.
Irriconoscibile il Pipita che subisce la stessa involuzione della squadra rosso nera. Certo è che la panchina del Mister rossonero “scricchiola”.
Il VAR nega il vantaggio della squadra ciociara che era andata in vantaggio con Ciano nel primo tempo.
La partita segnala in possesso di palla del Milan del 65% ma, non basta. E’ vera crisi.
La Lazio consolida il quarto posto in classifica nella partita
“fratricida” tra i due Inzaghi. A Pippo Inzaghi la società felsinea promette rinforzi. Adesso il Bologna staziona in terz’ultima posizione.
La vittoria del Cagliari sul Genoa consente ai sardi di superare in classifica la squadra ligure.
Una partita che aveva un certo interesse per valutare la risposta degli attaccanti più in palla del momento: Pavoletti, pronto a rovinare il Santo Stefano alla sua ex squadra, e Piatek dall’altra sponda.
In goal ci va Farias (tra i migliori del Cagliari insieme a Barrella) al 47mo del primo tempo consentendo alla squadra sarda di far sua l’intera posta.
Buona prestazione del Parma che espugna l’Artemio Franchi di Firenze con un goal di Inglese sulla fine del primo tempo.
I parmensi raggiungono la Fiorentina in classifica.
Una ottima posizione di classifica.
Si evidenzia il buon lavoro fatto dal mister Roberto D’Aversa che ha dato alla squadra la consapevolezza dei propri mezzi.
Per la Fiorentina di Pioli, con alti e bassi riaffiorano i problemi in zona goal.
La Sampdoria sempre Quagliarella dipendente annienta il Chievo che nelle scorse partite aveva dato segnali di ripresa.
Pregevole il goal dell’uno a zero di tacco del calciatore campano che sta vivendo una seconda giovinezza.
Entra nella storia dei blucerchiati segnando il 58mo goal eguagliando Montella al quinto posto nella speciale graduatoria di tutti i tempi.
Adesso sogna una chiamata in Nazionale da parte di Mancini.

Pari senza goal tra Spal e Udinese.
Il Torino ne fa tre all’Empoli e raggiunge l’ottava posizione in classifica alle spalle di una Roma in palla che supera agevolmente il Sassuolo scavalcandolo in classifica.

Atalanta Juventus 2-2
L’Atalanta era attesa contro la capolista Juventus ad una prova di orgoglio dopo il brutto KO rimediato a Genova contro i Grifoni. La Juventus, dal canto suo, per continuare la striscia positiva che l’ha portata in vetta alla classifica dall’inizio della stagione surclassando le altre inseguitrici.
La squadra bergamasca ha giocato, molto probabilmente, una delle migliori sue partite nella gestione Gasperini.
Una Juve che parte a razzo e che dopo circa due minuti va in goal con uno dei più classici autogoal di Djimsiti.
Successivamente un bel tiro di Betancur si stampa sulla traversa.
Comunque i nerazzurri hanno una fisicità eccezionale e mettono in seria difficoltà la difesa della Juventus.
Con uno scatenato Duvan Zapata l’Atalanta va in goal.
L’Uruguaiano supera un Bonucci sembrato più di una volta in difficoltà sulla velocità e sui movimenti del neroazzurro di Bergamo. Può capitare anche a lui una giornata storta.
Nel secondo tempo il fattaccio: Betancur che lascia in dieci la Juventus per somma di ammonizioni. Prescindendo da tutto questo, stavolta la sua prestazione è davvero insufficiente. Lento e prevedibile.
Dopo pochi minuti la doppietta di Zapata ( migliore in campo) che porta in vantaggio l’Atalanta.
Adesso Allegri deve ridisegnare una squadra in difficoltà.
Entra Cr7 , Pianic al posto di Douglas Costa, fuori Kedhira.
Sarà proprio Cristiano Ronaldo a consentire alla Juve di
pareggiare evitando la prima sconfitta del 2018.
Un giorno Massimiliano Allegri ci spiegherà come mai con tanti giocatori di qualità a disposizione la Juventus a volte gioca così male per lunghi tratti della partita.
La risposta la conosciamo: “guardare la classifica ed i risultati”. Infatti nel 2018 non ha mai perso fuori casa.
Alla fine vincere è l’unica cosa che conta.
Fino ad ora ha ragione lui.

Inter Napoli 1-0
Diciamo la verità. La partita è stata alquanto equilibrata combattuta ed emozionante fino all’ultimo minuto.
Anzi è all’ultimo minuto che arriva il goal di Lautaro Martinez che dona i tre punti all’Inter e tranquillizza per un po’ il suo papà.
Adesso il Napoli è a -5.
Tutto accade al 35mo del secondo tempo.
Koulibaly spinge Politano che cade. Punizione e giallo.
A questo punto partono i vergognosi “buuuu” dagli spalti allora scatta l’applauso del giocatore che qualcuno vede riferito al pubblico e non all’arbitro.
Sta di fatto che l’arbitro Mazzoleni estrae il rosso al giocatore franco-senegalese che sino ad allora era risultato il migliore in campo.
Ma in inferiorità numerica è la squadra di Ancelotti che ha
rischiato di andare in vantaggio.
Asamoah sulla linea nega a Zielinski un goal che sembrava
fatto. Nel recupero il colpo di scena con la zampata di Lautaro.
Finale incandescente con un rosso ad Insigne.
La Juve anche quando non vince allunga il passo dalla seconda.
Comunque al netto del risultato il comportamento di una parte del pubblico è da stigmatizzare.
E’ una vergogna alla quale si deve porre rimedio.
E’ questione di civiltà.

Risultati:
Frosinone Milan 0-0
Atalanta Juventus 2-2
Bologna Lazio 0-2
Cagliari Genoa 1-0
Fiorentina Parma 0-1
Sampdoria Genoa 2-0
Roma Sassuolo 3-1
Spal Udinese 0-0
Torino Empoli 3-0
Inter Napoli 1-0