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La crisi raccontata dai numeri

Il Foggia è in crisi. Magari solo oggi ce ne accorgiamo ma questa crisi ormai viene da tempi lontani. I numeri non smentiscono mai, non sono confutabili e aiutano a comprendere. Se il Foggia oggi è terzo, a cinque punti dalla vetta e con un Cerignola che insegue a due sole lunghezze, non è solo perchè a Gravina i rossoneri ci hanno lasciato le penne ma si avvera quello che i numeri stavano raccontando.
Se si osserva la classifica delle prime squadre nelle ultime 10 giornate, il Foggia è solo quarto con 21 punti su 30 alle spalle di Cerignola 26, Sorrento 24 e Bitonto 22.
Se poi si va a vedere cosa hanno racimolato queste squadre nelle ultime 5 gare, le cose per il Foggia si fanno ancora più preoccupanti perchè i rossoneri sono addirittura sesti con 8 punti dietro a Bitonto Cerignola e Sorrento 13, dietro addirittura al Taranto e al Nardò che nello stesso periodo racimolano 11 e 9 punti rispettivamente.
Questo crollo anche in termini di punti è quindi evidente e pericoloso.
Bisogna scalare questa montagna nella speranza che qualcuno possa inciampare ma con una determinazione diversa, con una aggressività rinnovata che non porti solo a cartellini gialli e ad espulsioni.
A Foggia si è ormai stanchi di espulsioni gratuite in campo, in panchina, nei tunnel. Bisogna aver rispetto dello stemma che si ha cucito in petto, stemma che racconta storie di correttezza e di rispetto verso tutti, avversari, arbitri, tifosi. Piuttosto, leccandoci le ferite, rileggiamo questi numeri cercando di invertire una rotta che ci sta portando lontani dal nostro obiettivo.