di Salvatore Valerio
Lazio Sassuolo 1-2
La Lazio perde un’ulteriore occasione per avvicinarsi alla Juventus, impegnata nella impegnativa gara contro i nerazzurri di Gasperini. La squadra biancazzurra chiude in vantaggio la prima frazione di gioco ad opera di Luis Alberto al 33^. Una bella discesa di Lazzari che con un cross consente, al calciatore spagnolo, di battere Consigli grazie anche al fortunoso rimpallo del difensore Locatelli. Bisogna rimarcare che il Sassuolo era passato in vantaggio prima del gol di Luis Alberto, con il giovane Raspadori (10^) annullato dall’arbitro Di Bello con l’ausilio del Var.
Subito dopo c’è stata anche una traversa di Djuricic al minuto 12.Pur soffrendo il gioco del Sassuolo, che si caratterizza da un grande possesso palla, la squadra di Simone Inzaghi conclude la prima frazione di gioco in vantaggio.
Il secondo tempo vede il pareggio del giovane Gaspadori che viene imbeccato in area laziale dal neo entrato Caputo.
Stavolta il gol viene convalidato.
Pareggio meritato per il gioco espresso dalla squadra di De Zerbi. La Lazio cerca di rispondere in velocità al gioco ordinato dei neroverdi. Le punte laziali Caicedo e Immobile non sono in giornata e ne risente il gioco in profondità dell’intera squadra. Bisogna attendere sino all’80^ per trovare una occasione della Lazio sempre con Luis Alberto, la cui conclusione viene respinta da Ferrari in scivolata. Al 91^ passa in vantaggio il Sassuolo con un colpo di testa ravvicinato di Caputo su un cross di Kyriacopulos.In questa occasione la difesa della Lazio è apparsa alquanto passiva.
Il Sassuolo si avvicina alla zona che conta dimostrando di non essere solamente una provinciale di lusso, ma una importante realtà del calcio italiano. Bravo Roberto De Zerbi, per il gioco e anche per aver lanciato nella mischia un ventenne di belle speranze come Gaspadori.
Per la Lazio è un definitivo addio ai sogni scudetto, con la terza sconfitta consecutiva.
Juventus Atalanta 2-2
Una Juventus salvata dalla doppietta di Cristiano Ronaldo su due rigori.
Se non ci fosse stata “l’ingenuità” di Muriel al 90^, avremmo assistito alla vittoria dell’Atalanta e pure meritata.
Si contestano le nuove regole,
ma queste sono.
D’altro canto lo stesso Gasperini ammette
in maniera corretta e sportiva, che queste interpretazioni sui falli di mano sono una prerogativa di regole valide in Italia che bisogna, anche se non piacciono, accettare. Successivamente questa dichiarazione viene in parte smentita da Marcello Nicchi (Presidente dell’AIA) che afferma che le interpretazioni sui falli di mano sono identiche in tutta Europa.
Insomma, si pensava che con l’aiuto della tecnologia si potesse venire a capo di queste problematiche, ma così non è.
Al di là dei rigori, si è assistito ad una gara in cui l’Atalanta ha giocato meglio, dando una lezione di non poco conto a Sarri. Nel primo tempo il gol di Zapata al 10^ legittima la bella prova dell’Atalanta sulla squadra bianconera, apparsa impacciata, lenta e senza idee.
Nel secondo tempo la Juventus gioca meglio e il colpo di gomito di De Roon dopo un tiro di Dybala viene sanzionato con un calcio di rigore (10^).
Ronaldo non sbaglia. La Juve da qui in poi si risveglia ed il pareggio sembra aver dato maggiore energia alla squadra. Nella solita girandola di cambi entrano Higuin e Douglas Costa al posto di Dybala e Bernardeschi ,tra i cambi atalantini Muriel per Zapata, Malinovskiy per Gomez , siamo intorno al 70^. Al 77^ occasione da gol per la Juventus con Ronaldo. Golini devia il pallone in angolo salvando il risultato. All’80^ il gol dell’Atalanta con Malinovskiy. Un destro potente fa secco Szczensy. Poi al 90^ la ingenuità di Muriel in area con un fallo di mano ineccepibile, che causa il secondo rigore per la squadra di Sarri.
Finisce con un pareggio che avvicina la Juventus al nono scudetto di fila.
Gasperini deve essere soddisfatto della grandissima prestazione dell’Atalanta; alla sua squadra non mancano certo quelle qualità che ne fanno una grande squadra nel panorama calcistico nostrano.
Discussioni sul non gioco della squadra bianconera. Interviene anche Arrigo Sacchi. Sostiene che una squadra senza gioco, che si sostiene esclusivamente sulle qualità del singolo, può vincere in Italia, ma non è destinata ad andare lontano in Europa.
Staremo a vedere.
Nelle altre partite la Roma ne rifila tre ad un Brescia arrendevole e consolida il suo quinto posto. Nella squadra giallorossa si rivede Zaniolo artefice di una rete.
Si fa più interessante la lotta per non retrocedere specialmente tra il Genoa ed il Lecce. La squadra di Nicola alla prima vittoria dopo il lockdown stacca il Lecce che nonostante una grande partita non riesce ad espugnare il Sardegna Arena di Cagliari. La Sampdoria, con la bella vittoria sull’Udinese, si allontana dalle zone calde della classifica ritrovando due bomber , Quagliarella e Gabbiadini.
Pareggia all’ultimo secondo, nel derby della via Emilia, il Parma che al 93^ era sotto di due gol. Giornate pesanti per la squadra di D’Aversa per la positività al coronavirus di un componente dello staff della squadra.
Pareggio in una partita scialba tra la Fiorentina e il Verona in cui la squadra viola raggiunge il pari all’ultimo giro di lancetta con Cutrone. (96^)
Nel primo tempo il gol di Faraoni al 18^ per gli scaligeri.
Napoli Milan 2-2
Due squadre in salute hanno giocato una buona partita in cui non sono mancate le emozioni. La vittoria ai punti sarebbe andata al Napoli, ma bisogna rimarcare che la squadra di Pioli è sempre stata in partita . Sotto tono Ibra e Donnarumma.
Al 20^ Milan in vantaggio. La rete è di Hernandez che conclude a volo piegando le mani di Ospina. Il Napoli reagisce raggiungendo il pareggio con Di Lorenzo al 34^ grazie anche ad un intervento scomposto di Donnarumma.
Nel secondo tempo la squadra di Gattuso fa girare il pallone ma il Milan chiude tutti i varchi. Al 60^ arriva però il gol dei partenopei per opera di Martens. Anche questa volta Gigio Donnarumma non risulta essere impeccabile. In questa fase si nota un Napoli che riesce ad esprimersi al meglio.
Ma, come spesso accade nel calcio, nel periodo migliore della squadra di Gattuso arriva il pareggio del Milan. Fallo di Maksinovic che stende in area Bonaventura . Al 73^ dagli undici metri Kessie non sbaglia. Le squadre si allungano lasciando varchi agli avanti delle rispettive squadre, ma il risultato non cambierà sino alla fine.
Inter Torino 3-1
L’ultima partita della giornata.
Per l’Inter è importante rimanere sulla scìa della Juventus dopo il tracollo della Lazio e il pareggio dell’Atalanta con i bianconeri. Una vittoria lo porterebbe a -8 dalla capolista.
Il Torino alla caccia di punti per una classifica che potrebbe vederlo invischiato nella lotta per non retrocedere.
Inizia bene l’Inter ma un corner tranquillo di Verdi (17^) non viene trattenuto da Handanovic e finisce sui piedi di Belotti che insacca. Torino in vantaggio.
I primi minuti del secondo tempo sono terribili per il Toro. I nerazzurri prima pareggiano con Young al 48^ e dopo tre minuti c’è il vantaggio dell’Inter di Godin.
Un uno/due micidiale! Ma non finisce qui: al 61^ Lautaro Martinez arrotonda a tre gol il bottino dell’Inter.
Finisce con la vittoria dell’Inter che adesso raggiunge la Lazio ed è a -8 dalla Juventus.