Foggia Palermo. Ad un tratto tutto lo Zaccheria applaude. Tutto avviene per uno striscione esposto dai tifosi rosanero: “Rispetto e lealtà. Un saluto alla Foggia ultrà”. La cosa non desta i titoloni legati ai tafferugli, agli scontri, ai fumogeni.
Quando c’è da commentare una frase che porta con sè un messaggio di pace, di rispetto, di fratellanza, non si dà nessuna importanza, la cosa cade nell’indifferenza mediatica.
Eppure quel messaggio fa bene al calcio, allo sport, al mondo ultra, a quel mondo che ha le regole che dal di fuori è difficile comprendere perchè solo un ultras sa di cosa si parla, sa cosa significa essere in quel mondo.
Un messaggio come quello che però spunta dalla curva nord, settore ospiti, non ha bisogno di essere decifrato, compreso, spiegato. La sua lettura è elementare, va solo ripetuto e riportato.
A Foggia è successo anche questo, c’è stato un momento in cui le due tifoserie, le stesse che hanno trepidato da sempre per la propria squadra e per un risultato sportivo, si sono abbracciate e il pubblico tutto, anche quello che non appartiene al mondo ultras ha applaudito, ha gradito.
Anche questa notizia merita di essere diffusa perchè magari non capita sempre ma è capitato a Foggia, allo Zaccheria, per tanti anche inaspettatamente.
Teniamone conto quando giudichiamo il calcio, quando invochiamo divieti, quando diamo per scontate cose che scontate non sono.
Raccontiamo a tutti il vero valore di quello striscione.
Il valore di uno striscione
