di Mimmo Attini
Minuto 92’, Arini della Cremonese colpisce di testa; la palla sembra indirizzata in porta ma Bizzarri sfodera una parata miracolosa e toglie la palla dal sette.
Tutti i giocatori del Foggia sono andati dall’estremo difensore per abbracciarlo. Il senso di quell’abbraccio ha avuto un significato di unità, di squadra che si è compattata e che si è battuta in campo come mai era successo prima. Ed è stato significativo che quell’abbraccio sia stato fatto ad uno dei giocatori più contestati della compagine foggiana, Bizzarri. Il portiere è apparso più sicuro e sereno nel difendere la propria porta, come se mentalmente si fosse liberato di un macigno.
A dire il vero, durante tutta la partita i giocatori rossoneri hanno messo quella cattiveria agonistica e quella grinta che non si era vista in tutte le altre partite; lo stesso Mazzeo ha corso e combattuto su ogni pallone come mai era successo nelle gare precedenti.
È sembrato evidente che il Foggia ha giocato da squadra, senza troppe esasperazioni tattiche, con un calcio semplice fatto di agonismo e pressing. I ragazzi erano più sereni e a tratti è sembrato quasi che si stessero divertendo.
Il Foggia è piaciuto ai suoi tifosi che a fine gara hanno commentato positivamente la partita dei satanelli. Era da tanto che non si vedeva gente soddisfatta per la prestazione dei ragazzi.
Del resto, durante tutta la settimana, la tifoseria foggiana aveva chiesto ai suoi giocatori di tirare fuori il carattere e così è stato.
Su queste basi si può tentare la risalita su posizioni di classifica più tranquille.