Comincia oggi la rubrica “Il secolo rossonero” che, in prossimità del centenario, volta per volta, riporterà alla memoria dei nostri lettori, la storia del Foggia attraverso i protagonisti, attraverso le partite, attraverso gli eventi non solo per nostalgia ma per trovare i giusti stimoli affinchè si possa continuare a scrivereper altri 100 anni ancora..
Il modo migliore per cominciare è quello di dare risalto al capitano per eccellenza, a quel Gianni Pirazzini che da solo ha scritto buona parte delle imprese più esaltanti di questa lunga storia.
Gianni Pirazzini nasce a Cotignola, in provincia di Ravenna, il 20 settembre 1944. Proprio a Ravenna inizia a calcare i campi di gioco, prima nel settore giovanile e poi approdando in prima squadra in serie C. Il nome di Pirazzini è comunque legato alla maglia rossonera del Foggia, squadra con la quale si affermerà a livello nazionale e disputerà campionati di serie A e di serie B. A Foggia arriva nel 1967 ed a Foggia termina la sua carriera di calciatore nel 1980.
Definito il capitano da sempre della squadra rossonera, resta il calciatore che ha vestito più volte la maglia del Foggia disputando 374 gare di campionato delle 424 ufficiali.
Legato alla sua squadra come pochi, non accettò in carriera di trasferirsi altrove disputando a Foggia 4 campionati di serie A (106 presenze e 8 reti), 8 di serie B (255 presenze e 5 reti) e accettando di concludere la sua attività di calciatore facendo da chioccia a quel Foggia che nel 1980 risalì dopo un solo anno dalla serie C.
A fine carriera intraprende la carriera di direttore sportivo prima e di allenatore successivamente, ma è con il settore giovanile del Foggia che Pirazzini si toglie grandi soddisfazioni riuscendo, da responsabile, a portare gli allievi per due volte a vincere lo scudetto.
A Foggia ha avuto anche una esperienza come consigliere comunale, dopo essere stato eletto nelle file della DC nel 1976 con un largo consenso, il giorno stesso che con il suo Foggia ritornava in serie A.
Vive a Foggia, è sposato e ha tre figlie.