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Il progetto va sostenuto e difeso

Se il Foggia avesse avuto la restituzione di qualche punto il 14 novembre, forse gli ultimi 4 pareggi consecutivi sarebbero stati visti come una striscia positiva e non come un problema.
Purtroppo, poichè in questo momento bisogna far riferimento ad una penalizzazione di 8 punti, per scalare la classifica e accomodarsi in posizioni più tranquille, il pareggio ci può stare solo se occasionale rispetto alle vittorie. È un aspetto meramente matematico.
E tutto questo, in una società che programma e che non lascia niente al caso, è una cosa che è stata ampiamente messa in preventivo. Si è sempre detto che risalire la china non sarebbe stata una passeggiata e che i tempi per un pieno recupero sarebbero stati comunque lunghi.
A Foggia si è deciso di sposare un progetto biennale dando libertà a Nember di operare al meglio per soddisfare le esigenze della proprietà e della piazza ma è chiaro che il tutto si può realizzare, al di là degli uomini, solo se si va avanti tutti compatti e fiduciosi. I periodi negativi sono presenti in tutti i campionati e in tutte le squadre ma guai a porsi contro alle prime difficoltà, andremmo contro lo spirito di abnegazione e di attaccamento di coloro che sfidano il clima e le distanze per sostenere sempre e comunque la squadra in campo.
La società ha dato fiducia a Nember il quale ha scelto l’allenatore e la rosa da mettergli a disposizione. Nember è uomo di calcio e sa benissimo che ci sono delle difficoltà lungo il percorso, saprà evidentemente come superarle. Se si ha fiducia nel direttore sportivo, la si deve avere fino in fondo, il che non vuol dire che non possa sbagliare ma la scelta fatta circa un anno fa era legata ad un curriculum importante che limitava le possibilità di sbagliare.
Il tempo è galantuomo, esperienze di cambi repentini dettati più da dolori di pancia che di evidenti necessità, non hanno portato sinora vantaggi a nessuna squadra, dal Livorno al Crotone.
C’è da fidarsi di Nember, che evidentemente non potrà azzeccare le sue scelte ad anni alterni e quindi anche quest’anno farà vedere il suo valore. Poi, poiché nessuno può intravedere il futuro, potrà anche succedere che società e direttore sportivo rivedano le loro posizioni e facciano un passo indietro.
Sino ad allora bisogna cercare di mantenere unito e compatto tutto l’ambiente.
Creare malumori in questo momento del campionato può solo far male a tutti.