Ci eravamo avviati a commentare vicende legate ad episodi di campo, a moduli di gioco e alla valutazione di risultati ma poi si ritorna a parlare d’altro.
Un giornalista dovrebbe limitarsi a raccontare i fatti in maniera equidistante, io invece cercherò di dire la mia sulle vicende che hanno coinvolto i tifosi nelle ultime cose, vecchia mia abitudine che mi avvicina ad alcuni e mi fa prendere critiche da altri. Io sono così e così mi piace essere.
Per me se un biglietto di Coppa Italia Dilettanti contro il Nardò costa quanto quello dei professionisti dello scorso anno contro il Catania, o a Marassi contro la Samp o al San Nicola contro il Bari, evidentemente qualcosa non funziona. Non sappiamo se i prezzi siano stati stabiliti dalla società ospitante o dalla Lega ma, in ogni caso, forse le due categorie in meno vanno riviste anche dal punto di vista economico perchè a pagare non siano sempre i tifosi.
A proposito dei tifosi, poi, si comincia proprio bene. A Fasano viene non avviata la vendita dei tifosi ai supporters rossoneri. Quale è il motivo? Ci sono mai state rivalità tra le due tifoserie? Se è vero quello che ha detto Pelusi in conferenza stampa e cioè che avrebbero rispettato i tifosi del Foggia se questi ultimi si fossero comportati bene, come mai ci areniamo già all’esordio? A chi spetta battere i pugni? Una società che dà comunque lustro alla categoria oltre a portare ben 500mila euro nelle casse della stessa Lega merita un po’ di rispetto? O questo girone H deve diventare la tomba della nostra gloriosa squadra?
A Cesena, a Parma, a Verona, ad Ascoli dove c’erano migliaia di tifosi al seguito della squadra rossonera si è vissuto senza alcun problema, cosa sarebbe mai potuto succedere a Fasano?
A Foggia succederà viceversa che arriveranno tutti i tifosi ad ammirare lo Zaccheria perchè, in qualsiasi categoria, comunque il Foggia resta il Foggia che piaccia o meno.