di Mimmo Attini
“I panni sporchi si lavano in famiglia”. Purtroppo capita l’esatto contrario per questo teatrino estivo che vede in scena i soci del Foggia. Nulla di più appropriato per descrivere questa triste e surreale storia nell’anno del centenario dei satanelli.
Possibile che il Foggia venga ridotto a plusvalenze, PEC, ripicche e capriccetti vari…?
A quanto pare si. Si va avanti con la farsa messa in scena da una società che ormai sembra stia giocando ad un gioco che ha stancato tutti. A dire il vero sembrava che la Pintus avesse fatto un atto d’amore nei confronti della città ma evidentemente anche un atto d’amore necessita di grosse cifre.
Questa volta il web ha deciso di stare dalla parte del presidente Felleca che in questi giorni ha tranquillizzato la piazza mostrando le proprie capacità finanziarie e la volontà di proseguire nel progetto.
È dura fare semplicemente gli spettatori e vedere i due contendenti rincorrersi con PEC e comunicati vari.
Il Foggia è diventato esclusivamente una questione di cifre, di interessi, di guadagno, di avidità. Tutte cose molto lontane da una passione sportiva per una piazza che dal primo giorno ha sempre sostenuto questa società.
Ma mo’ basta!!! È il grido arrabbiato e disperato di tutti i tifosi che vogliono solo parlare di calcio. Qui si sta sottovalutando la capacità di sopportazione dei tifosi che vogliono solo porre la parola fine.
Quanto ancora si deve masticare amaro?
Una cosa è evidente, si cerca il consenso mediatico. In un mondo sempre più dominato dai social, cercare consensi è l’unica verità possibile. Il web toglie e il web dà. Ed allora si cerca la guerriglia mediatica dove si fanno avanti ora i sostenitori di uno e subito dopo rispondono gli altri. Forse nessuno voleva veramente lavarli in famiglia questi maledetti panni sporchi.
Qui non si tratta di stare con uno piuttosto che con l’altra, ma semplicemente di decidere se possiamo stare tranquilli.
Siamo un po’ tutti stanchi; siamo stremati; siamo logori.
E menomale che abbiamo avuto un passato glorioso, almeno ci attacchiamo a quello.
Sappiamo bene che una squadra di calcio rappresenta un’azienda e come tale va gestita, ma è altrettanto vero che una squadra rappresenta una intera comunità che ci mette cuore e passione. Se qualcuno deve fare un passo indietro lo faccia sennò è giusto rispettare gli impegni presi lo scorso anno quando si giurava “amore” incondizionato mettendo la mano sul petto.
Il vaso è colmo, troppo colmo.
Che bello quando i panni si lavavano in famiglia.
È proprio vero, i proverbi degli antichi non sbagliano mai.