Al di là dei risultati esaltanti che stanno entusiasmando anche i più scettici, il grande merito di mister Gallo è quello di aver daro una fisionomia alla squadra e soprattutto di aver cementato un gruppo tra quei calciatori che in modo evidente sono più considerati con quelli che al momento sembrano quasi fuori dal suo progetto tecnico.
La controprova di tale affermazione è rappresentato dall’episodio che ha visto protagonista Schenetti subito dopo il suo gol contro il Crotone: il numero sette rossonero è corso ad abbracciare tutti quelli che sedevano in panchina. È chiaro che un calciatore che si sente fuori da un progetto non si lascerebbe mai prendere da tali fenomeni entusiastici.
Gallo quindi ha portato tutti sulla barca e, risultati e prestazioni alla mano, sta dando ragione a chi, prima del campionato, individuava il Foggia tra le squadre che sarebbero potute arrivare in classifica tra le prime della classe. Gli uomini a sua disposizione sembrano lo conoscano da una vita e sembrano esser stati scelti proprio da lui. Invece, purtroppo, chi ha dato il suo assenso ai trasferimenti verso la Puglia è stato proprio colui che alla fine non è riuscito a trasmetter loro nessuno dei suoi meccanismi di gioco, riportando sconfitte e delusioni che hanno dovuto far prendere ai vertici societari decisioni drastiche ma necessarie.
Tempo per recuperare ce n’è, forza e determinazione pure, non ci resta che andare avanti pensando sempre a guardare, come ha detto lo stesso Gallo, solo la targa di chi ci precede. Così si scalano le classifiche.