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Ha scelto Foggia…a prescindere

La notizia era nell’aria ormai da qualche giorno e mancava solo l’ufficialità. Gianluca Grassadonia sarà il nuovo allenatore del Foggia. La notizia arriva il 30 giugno inseme a quella della avvenuta iscrizione con i relativi adempimenti burocratici compresa la presentazione della fidejussione.
Il plauso per Grassadonia va innanzitutto per essere venuto di corsa a Foggia senza tentennare sulla eventuale penalizzazione, sulla maugurata ipotesi della retrocessione, insomma ha fatto un gesto importante per quella piazza che conosce bene dai tempi in cui si affacciava da calciatore in serie A ma anche per le innumerevoli volte che ha incontrato i rossoneri da avversari.
La scelta di questa società, rinata nel 2012 è stata sempre quella di affidare la panchina ad ex calciatori rossoneri che potessero quindi far capire alla squadra il peso di quella maglia e l’importanza di calcare l’erba dello Zaccheria. E quindi, dopo Padalino, De Zerbi e Stroppa, arriva Grassadonia quasi a continuare quel processo di foggianità iniziato in serie D.
Un altro allenatore forse non avrebbe capito, avrebbe tentennato, avrebbe preso qualche altro giorno, non si sarebbe fidato del progetto annunciato, avrebbe fatto come San Tommaso prima di apporre la firma sul contratto.
Grassadonia invece arriva con l’entusiasmo di un ragazzino ma con una discreta esperienza anche in panchine imporanti come quella di Messina. Lui sa che da qui può svoltare la sua carriera, sa che Foggia è un crocevia importante, sa benissimo cosa è successo ai suoi predecessori e ha detto sì senza esitare.
A Foggia oggi serve questo carattere e questa determinazione. La scelta di Nember risulterà ancora una volta la migliore.
Ora c’è da aspettare una sentenza ma per Grassadonia questo diventa un dettaglio. Lui ha scelto Foggia a prescindere.