All’inizio della partita forse ci credevano e ci speravano solo i tifosi romanisti,con il passare dei minuti ci ha creduto e ci ha sperato tutta l’Italia perché al di là delle proprie fedi calcistiche, la vittoria della Roma è stata la vittoria del calcio, la vittoria dell’Italia.
La partita vinta dai giallorossi non è una semplice “remuntada“, non è solo il passaggio alle semifinali, non è solo la certificazione che la Roma è al momento tra le migliori quattro squadre d’Europa; questa partita è stata la piacevole conferma che la determinazione, la concentrazione, la voglia, l’umiltà tutte insieme possono far avverare miracoli anche al cospetto di chi, godendo di qualità tecniche che vanno molto al di là della media, pensava di aver già risolto la pratica, di avere già il risultato in tasca.
È sembrato di rivedere l’Italia di Bearzot che, dopo un inizio imbarazzante in Spagna nel 1982, al cospetto dell’Argentina di Maradona e al Brasile di Falcao e Socrates, seppe andare oltre ogni rosea previsione con quel finale che è scolpito nelle menti di tutti gli italiani.
Grazie Roma perchè la tua vittoria è stata uno spot per tutto il calcio italiano, quel calcio che sino a ieri era perdente, quel calcio che era fuori dal mondo, quel calcio che era necessario ricostruire. Una vittoria che ha unito tutti gli italiani, che ha ridimensionato e convinto chi credeva che con i singoli, che con le immense qualità tecniche tutto è automatico, tutto deve avvenire per forza.
Superato questo scoglio, ora, tutto può succedere, ogni sogno è realizzabile purchè si continui a pensare di non aver saltato il fosso, di non aver già la vittoria in tasca ma si continui a pensare che tuttio è possibile con l’umiltà e la determinazione. Solo così, oltre ad un anonimo martedì di aprile, altre date potranno essere ancora scritte nella storia romanista e in quella del calcio italiano.