È un Grassadonia determinato e anche un po’ pungente quello che si presenta in sala stampa prima della partenza per Livorno:
Domani ci sarà l’ultimo allenamento e avremo la possibilità di valutare Busellato mentre non partiranno Rizzo, Chiaretti e Ramè. La rosa è ampia e non mi preoccupo.
Voglio che sia chiaro a tutti che, partendo da -8 che non è una situazione facile, abbiamo fatto 17 punti e staremmo a 3 punti dai play off e a +5 dalla salvezza. Questi sono numeri e vi assicuro che partire con -8 e con 19 squadre non è facile. Il Chievo con -3 ha fatto 5 punti. Poi capisco che il bicchiere si può vedere mezzo pieno, mezzo vuoto o non si può vedere affatto ma quest’ultimo è assolutamente in malafede.
Questa città mi ha visto diventare calciatore e mi dispiace essere mortificato così perchè alle volte si va sul personale e questo mi dà molto fastidio.
A Livorno andremo soprattutto per essere una squadra che gioca per 90 minuti.
Ci sono giovani che si impegnano e vogliono dare una gioia a questa piazza come lo voglio io.
Mi gioco il contratto che questa squadra si salva facilmente.
Comunque penso che se il Coni a novembre ci avesse restituito qualche punto, oggi mentalmente vivremmo la situazione in modo diverso,
Come tutti gli allenatori, siamo in bilico, dipendiamo dai risultati ma per me i risultati del Foggia sono importanti.
Giocare a Foggia è una fortuna perchè ti fa diventare calciatore. Carraro è introverso e magari vive male le critiche ma ha le qualità per fare una carriera importante.
Ho rispetto per la stampa ma non sopporto chi si fa pubblicità sulla pelle degli altri. Spero che la squadra reagisca a Livorno e non facciano, come dice qualche scienziato, il contrario di quello che dice l’allenatore.
Per far bene non dobbiamo sbagliare l’approccio alla partita. È fondamentale.
I calciatori devono giocare bene per loro e non per me. Manca poco per svoltare e fare un grande campionato.