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Giusto fermare tutto!

Fermare il mondo pallonaro per la morte di Davide Astori è la scelta più giusta che il governo del calcio potesse fare.
Spesso si creano castelli di vetro intorno a questo fenomeno che si chiama calcio e si dimentica che questo mondo si muove con le gambe di uomini, magari idolatrati, ma pur sempre uomini.
E la scure spietata che si abbatte sugli uomini, quella scure che si chiama morte, questa notte ha colpito uno di 31 anni, un atleta, controllato, allenato, monitorato, in modo forse ingiusto ma sicuramente improvviso e inspiegabile.
Non è mai giusto morire a quell’età, la stessa età di un figlio, di un fratello, di un amico perchè Davide aveva la faccia pulita ed è uno di quelli che sembra appartenerti da sempre.
Fermarsi tutti è giusto, è il modo più sincero per esprimere il cordoglio, è un modo molto più vero di un minuto di raccoglimento o di una fascia al braccio.
Questo stop deve essere un momento di riflessione sulla precarietà della vita purtroppo anche di un giovane atleta, in questo momento non condivido il refrain “The show must go on”.
Tutti possiamo fermarci e rimandare le nostre passioni calcistiche a data da destinarsi.
Qualcuno dalla notte scorsa non potrà più rimandare niente.