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Gerbo: “Onorato di aver indossato quella maglia”

di Rosario De Rosa

Alberto Gerbo, calciatore rimasto nel cuore dei tifosi rossoneri, parla della sua esperienza a Foggia e dei suoi ricordi indelebili.

Quando è nata la tua passione per il calcio?

La mia famiglia è di Avigliana in provincia di Torino, in Val di Susa; ho iniziato la mia carriera per strada, con i miei amici e i miei compagni di scuola, spinto da mio padre che mi ha sempre incoraggiato a giocare a calcio. Grazie a lui, ho fatto un provino nella scuola calcio del mio paese, da lì sono passato alla cittadina più vicina e poi il salto nelle Giovanili del Torino e poi in quelle dell’Inter e poi via via fino ad ora.

Qual è il tuo ricordo più bello nel Foggia?

Ce ne sono tanti, perché Foggia è una città che ti riempie davvero di emozioni e di belle sensazioni; ho vissuto tantissimi momenti belli, soprattutto legati calcisticamente proprio allo stadio, che mi ha sempre caricato di pressione positiva, è sempre stato bello giocare lì, anche dopo le sconfitte venivo caricato ogni volta dalla spinta dei tifosi. Foggia non è come nelle altre piazze, dove la sconfitta la vivevo in maniera negativa: vedere gli occhi della gente e dei tifosi, dopo una prestazione brutta, mi ha sempre caricato ed incoraggiato, per non vedere l’ora di uscirne e superare il brutto momento.
Se, però, vogliamo identificare un momento preciso, certamente il mio ricordo più bello è la promozione in Serie B! Ne parlavo giorni fa con Fabio Allevi, Preparatore atletico del Crotone (squadra in cui gioco tuttora), che ha fatto parte dello staff del Milan nella vittoria in Champions League, e lui mi ha esplicitamente confermato che le emozioni col Foggia sono state uniche e senza confronti!
Ancora, ho nei miei occhi il ricordo della folla di tifosi ad ogni trasferta (Ascoli, Cesena, Parma, …), ma il muro di tifosi visto a Cesena rimane indimenticabile!

Come stai vivendo questa fase 2?

Sono a Crotone dall’8 marzo, sto allenandomi da solo. Ho trascorso le settimane di quarantena da solo, in compagnia del mio cagnolino, perché la mia ragazza era rientrata pochi giorni prima della chiusura e ancora non è tornata ovviamente; per fortuna ora si può ritornare in campo ed allenarsi con il resto della squadra; non vedo l’ora di riprendere il contatto con i miei compagni!
Sto ultimando gli studi alla Facoltà di Scienze Motorie, in particolare sto preparando la tesi finale, quindi, tra studi ed allenamenti, sono sempre impegnato.

Ti va di fare gli auguri al Foggia per il Centenario?

E’ bello ricordare tutti i momenti vissuti in città in questi cinque anni. Ci tenevo a fare gli auguri a tutto il Foggia Calcio e a tutti i suoi tifosi, sarebbe stato bello festeggiarlo in categorie superiori, che la città e la squadra meritano. Vestire quella maglietta per me è stato un onore, sono orgoglioso di aver vestito i colori del Foggia! Un saluto e sempre forza Foggia!