di Mimmo Attini
Dopo la sconfitta di venerdì scorso al “Picco” di La Spezia si era sentito praticamente di tutto da parte dei tifosi: “Giocatori senza attributi e troppo scarsi per la serie cadetta; Mister presuntuoso ed inadeguato a saper leggere le partite in corso; acquisti sbagliati per incompetenza del duo Di Bari-Colucci; situazione giudiziaria dell’ex-socio Curci che non darebbe serenità all’ambiente per il rischio di una futura squalifica; situazione societaria Sannella-Follieri con soldi e progetti ancora oscuri”.
E per la prima volta in questa stagione è apparso uno striscione nei pressi dello stadio che recitava “la nostra pazienza ha un limite”.
E’ evidente che in una situazione del genere e con una classifica che comincia a farsi preoccupante la prima cosa di cui si è parlato è stato l’esonero dell’allenatore anche in considerazione di voci che circolavano circa la presenza di Colantuono in tribuna ad assistere alla partita.
Ed invece la società ha scelto di ripartire da Stroppa, l’allenatore artefice della promozione in serie B nella passata stagione. I Sannella e i Follieri hanno infatti ribadito in un comunicato di non aver mai messo in discussione l’operato del mister nei cui confronti nutrono assoluta stima.
Si è avuta la sensazione che la scelta societaria sia stata quella giusta perché per la maggior parte dei tifosi l’esonero di Stroppa non avrebbe cambiato le sorti. Certo ci sono anche quelli che chiedono la testa del mister reputandolo il solo colpevole della debacle foggiana, ma la sensazione generale è che i tifosi vogliano ancora il mister della promozione.
Da quello che si legge sui vari social o si ascolta in giro per strada, forse per la prima volta la piazza si è ricompattata attorno al proprio mister. Bisognerà essere uniti e sopperire ai limiti tecnici con la grinta e la ferocia di chi sa che si sta giocando tutto. A nessuno verrebbe mai in mente di fischiare il capitano Agnelli quando lo si vede entrare in campo con quella grinta e quella determinazione di chi si batte per i propri colori.
Al popolo rossonero va riconosciuta la maturità di aver sempre sostenuto i propri giocatori anche di fronte a sconfitte pesanti.
Venerdì prossimo ci sarà in casa il Venezia e lo Zacchieria dovrà ritornare ad essere il fortino di sempre. A nessuno conviene rompere il giocattolo; bisogna fare punti ed aspettare gennaio per rinforzarsi.
“… io ho seguito il Foggia lo scorso anno quando siamo saliti dalla C e lo sto seguendo adesso. Non so cosa sia aver vissuto per 19 anni tra serie C e serie D …ma lo intuisco dai racconti tristi di mio padre e non mi va proprio di riviverli …” (Cit. Marco – 12 anni)