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Il Foggia non può essere una seconda scelta

di Mimmo Attini

Il Foggia batte la Salernitana allo Zaccheria e saluta i propri tifosi con un giro di campo festoso tra i cori di ringraziamento.

Altrettanto significativo è stato leggere commenti unanimi verso Stroppa. Tutti, i pro e i contro, hanno riconosciuto nel mister una persona seria, professionale e leale. Tutti pronti a ripartire da lui, con lui.

Il campionato volge al termine eppure qualcosa mancherà. Mancherà il ritrovo davanti allo Zaccheria, il rito del caffè con i soliti amici, il classico pronostico sbagliato al sapientone che sa tutto lui. Mancherà l’attesa per vedere le squadre scendere in campo per il riscaldamento, gli sguardi verso la Sud e la Nord per vedere le loro stupende coreografie e poi postarle sui nostri profili social.

E mancheranno i commenti di 15mila mister che puntualmente ne sanno più di tutti.

Quest’anno lo Zaccheria è stato testimone di tante promesse fatte da ognuno di noi: “uagliù amma iè a Parma,  a Cesena; io agghj già pigliat i bigliett per Ascoli o Vercelli …

Mai come questo in campionato si è avuta la consapevolezza che per chi tifa Foggia non vi sono altre squadre da seguire, tantomeno le tanto blasonate di serie A. Lo abbiamo capito soprattutto fuori casa, quando in multipli di migliaia si era lì a sostenere i satanelli in ogni angolo d’Italia, quando si cantava anche dopo una sconfitta tanto da confondere il pubblico di fede avversa.

Quante volte abbiamo sentito dire che neanche le grosse squadre di serie A hanno un seguito così massiccio. A quanti di loro abbiamo risposto con fierezza e guascona spavalderia: “che amma fà ca Juventùs,  u’ Milàn o l’Intèr …? Nui tinim sol u’ Foggj ‘ndo cor”.

Ora manca l’ultima, a Frosinone.

Poi bisognerà programmare una stagione importante, da protagonisti; almeno questo è quello che dicono in società.

Noi tifosi continueremo ad esserci e a gonfiare il petto quando fuori casa ci guarderanno con ammirazione e aspetteremo di ritornare allo Zaccheria per rinverdire i nostri rituali con la consapevolezza che il Foggia non sarà mai una seconda scelta.