Rossoneri di scena ad Andria, mentre la capolista riceve il Grumentum
di MASSIMO G. MARSICO
Chi fermerà il Bitonto (cha sta provando ad andare in fuga)?
E’ la domanda che si pongono molti osservatori del girone H di serie D.
Al momento la squadra di Taurino appare la più equilibrata: solida dietro (non subisce gol da 718 minuti), efficace in avanti (secondo miglior attacco del torneo con 18 reti, 11 delle quali realizzate dal bomber Patierno, capocannoniere del girone).
Il Bitonto è in serie utile da 7 giornate, nelle quali solo il Cerignola (0-0 al Monterisi, più di un mese fa) è riuscito a rallentarne la marcia. Eppure non è imbattibile, come hanno dimostrato – ad inizio di campionato – sia il Fasano che, incredibilmente, l’Agropoli.
I neroverdi, domenica prossima, ricevono il Grumentum (tornato al successo con il Team Altamura dopo 2 sconfitte consecutive). Sulla carta, dovrebbero allungare la striscia di vittorie consecutive (che dura da 4 giornate). Ma – si sa – le insidie, nel girone H, sono dietro l’angolo.
Sperano in un passo falso della capolista, le più immediate inseguitrici.
A cominciare dal Foggia che deve rialzarsi (in campionato, perché in Coppa è già accaduto) dopo lo scivolone interno con il Sorrento.
Il derby di Andria è più difficile di quanto non appaia guardano la classifica degli avversari (quartultimi, in compagnia del Grumentum).
Il cambio di allenatore (Catalano al posto di Favarin) non ha sortito l’effetto sperato. A Gravina, domenica scorsa, la Fidelis ha trovato la quarta sconfitta consecutiva (dopo quelle con Grumentum, Fasano e Nardò). A poco è servito passare al 4-3-3. Si è rivista la squadra di sempre: pasticciona in difesa e senza mordente in avanti. Unica attenuante, la mancanza di Under (in numero davvero esiguo) che costringe l’allenatore a snaturare – tatticamente – alcuni calciatori. Ma l’Andria, che ad inizio di stagione sperava di essere tra le protagoniste del torneo, non può continuare così.
Il Foggia, in ogni caso, deve provare a portare a casa i 3 punti.
Cosa che proverà a fare anche il Taranto a Francavilla in Sinni.
Quella rossoblù è una delle “rose” più forti del torneo. Soprattutto in attacco, c’è l’imbarazzo della scelta: Favetta, Genchi, Croce, Guaita, Oggiano… . Panarelli ne sta esaltando le qualità (9 gol fatti in 3 partite). Con il 4-2-3-1 ha trovato la giusta collocazione a D’Agostino (che con Ragno trovava poco spazio) ed il fantasista non sta deludendo.
Il Taranto è in cerca del poker di vittorie consecutive, in modo da rilanciare definitivamente la sua candidatura al successo finale dopo un avvio non all’altezza delle attese (4 sconfitte nelle prime 8 giornate).
Vorrebbe continuare a stare tra le big, il Fasano (scivolato al quarto posto dopo 2 pareggi consecutivi). Ospita il Gravina che fuori casa fatica a ripetere i risultati che ottiene tra le mura amiche (appena 2, i punti conquistati finora in trasferta).
Turno agevole (sulla carta) per il sempre più sorprendente Sorrento (imbattuto da 8 giornate). In costiera giunge il Nardò, sperando di non naufragare.
La dodicesima chiarirà se il Casarano (riveduto e corretto da Bitetto) può ancora inserirsi nel discorso di vertice (i salentini, in ritardo di 8 lunghezze dalla vetta, sono ospiti della Gelbison) e se l’Audace Cerignola (ospite del Gladiator) ha superato definitivamente la crisi con il cambio in panchina (Feola ha esordito con un successo).
Completano il quadro della giornata, Agropoli – Nocerina e Team Altamura – Brindisi (match che vedrà l’esordio sulla panchina biancazzurra di Ciullo, subentrato a Olivieri)