di Massimiliano Contini
Domenica 3 marzo scorso, a Foggia, si sono conclusi con un grande successo di pubblico e mediatico i campionati europei di scherma cadetti e giovani che hanno avuto luogo presso l’Ente Fiera.
Nel mondo è stata la manifestazione schermistica più lunga di quest’anno, infatti nessun altro evento schermistico nel 2019 è durato 10 giorni.
Questo è uno dei tanti numeri che affermano con fermezza il successo di questa manifestazione che ha fatto registrare cifre incredibili. Ecco alcuni dati: 41 nazioni rappresentate, 942 atleti per le gare individuali, 191 atleti per le gare a squadre, 50 arbitri internazionali, 10 giorni di gare in diretta streaming, 50 giornalisti accreditati di cui 6 dall’estero (Austria, Ungheria, Spagna e Francia), 33 pedane dislocate su 3 padiglioni dell’Ente Fiera di Foggia, 48 atleti convocati per ognuna delle federazioni maggiormente rappresentate.
Un’ apoteosi di pubblico durante le sessioni serali di ogni giornata nelle quali si svolgevano le finali di ciascuna categoria ed arma ed un risvolto economico importante per la nostra città con tanto di alberghi esauriti per tutto il periodo della manifestazione.
Prima di addentrarmi puramente sull’aspetto agonistico, riassumendo i successi azzurri sia nell’under 17 che nell’under 20, lasciatemi dire che finalmente dopo tantissimi anni di buio totale, la città di Foggia attraverso questo campionato europeo di scherma ha rialzato la testa. Per la nostra città tra bombe e problemi d’altro genere non è stato certamente un buon inizio d’anno, ma grazie a questa splendida manifestazione che si è da poche ore conclusa, Foggia ed i suoi cittadini perbene, possono affermare con assoluta certezza che questa non è solo la terra delle bombe e della mafia, ma è soprattutto una località ospitale, generosa e civile. Sicuramente quest’evento non rappresenterà la panacea di tutti i mali, ma a mio avviso sarà un buon punto di partenza dal quale ripartire per costruire una città nuova in tutti i sensi.
Ricapitolando: per quanto riguarda la categoria degli under 17 un grande applauso va fatto sicuramente ai vari portacolori azzurri: Piatti (Oro spada maschile individuale) Martini (Bronzo nel torneo maschile individuale di fioretto) Mencarelli e Remondini (Bronzo per entrambi nel torneo individuale di spada maschile) Calvarese e Lorenzi (la prima è Oro nel torneo individuale di fioretto femminile, mentre la Lorenzi sempre nella stessa specialità è medaglia di Bronzo) Oro anche nella sciabola maschile a squadre (Nardella, Torre, Marciano). Senza nulla togliere a questi meravigliosi atleti azzurri appena citati che ci hanno regalato tantissime gioie, un cenno particolare per la nostra capitanata va sicuramente a due ragazzi nati in provincia di Foggia, che hanno portato lustro alla nostra capitanata, sto parlando dei due sciabolatori sanseveresi Gaia Carella ed Emanuele Nardella. La brava Gaia (in forza alla società ASD Champ Napoli) ha fatto esultare i cuori dei foggiani ottenendo un doppio bronzo sia nella prova individuale che in quella a squadre. Di lei tra gli addetti ai lavori si dice un gran bene e personalmente credo che nel giro di poco tempo la vedremo trionfare anche nella nazionale maggiore. Colui che però ha trasformato il padiglione dell’ente Fiera in una piccola grande curva sud calcistica dando la svolta definitiva a quest’europeo è stato senza dubbio: Emanuele Nardella. Lo sciabolare sanseverese (in forza al Circolo Schermistico Dauno) ha infatti trionfato sia nella sciabola individuale che in quella a squadre sfoggiando spesso una scherma esteticamente stupenda (da sottolineare “la stoccata in salto”) ma anche tremendamente efficace. Di Emanuele l’aspetto che mi ha maggiormente colpito è sicuramente la sua tranquillità e serenità nell’affrontare l’improvviso successo che ha avuto durante questa manifestazione, allenato dal grande maestro Benedetto Buenza, grazie alla sua estrema semplicità riesce a non montarsi mai la testa ed a rimanere sempre con i piedi ben piantati a terra pur avendo fatto qualcosa di superlativo ed eccezionale, anche nel suo caso ne sentiremo parlare ben presto nella nazionale maggiore. Mentre nell’under 20 oltre all’Oro nel fioretto maschile (Marini) sono arrivate altre due medaglie d’Oro rispettivamente di Federica Isola (Spada Femminile) e di (Serena Rossini) nel fioretto femminile individuale, Oro nella sciabola maschile (Matteo Neri) nelle prove a squadre oltre alle tre medaglie d’argento (spada e sciabola uomini e donne) nell’ultima giornata la medaglia d’Oro è arrivata anche dalle ragazze del fioretto ( Marta Ricci, Serena Rossini, Serena Puglia). In questa dieci giorni foggiana l’Italia chiude al primo posto del medagliere con 25 medaglie totali di cui 9 ori, 6 argenti e 10 bronzi. Un grandissimo grazie va a tutti coloro che hanno reso possibile questo spettacolo sportivo che ha reso Foggia una città viva, pieno di gioia e di colori facendo sforzi notevoli per organizzare il tutto, con la massima precisione e professionalità. In particolare un plauso va a tutti i membri del Circolo schermistico dauno ( Renato Clemente Martino, Antonio Tanzi, (che hanno creduto in questa impresa straordinaria) i maestri di scherma (che durante questi giorni si sono sdoppiati tra l’attività di allenamento presso il Circolo Schermistico Dauno e le attività in fiera). Il sipario cala in maniera positiva, la cerimonia sobria di chiusura con il passaggio di consegne tra Foggia e la città croata di Porec, che ospiterà la rassegna continentale dedicata ai Cadetti e ai Giovani il prossimo anno, conclude un capitolo importante per la città di Foggia!! Chapeau a tutti voi!! Viva l’ITALIA, viva FOGGIA, viva la SCHERMA!!!