Si erano lasciati tra le lacrime il Foggia e il suo Re mentre allo Zaccheria Gattuso e il suo Pisa festeggiavano la serie B. All’orizzonte due certezze: la squadra rossonera destinata ad un altro anno nell’anonimato del calcio e il distacco inevitabile dal suo Re, quel Pietro Iemmello che aveva lasciato la serie B per sposare la causa foggiana.
Aveva sognato la promozione con il Foggia, avrebbe voluto riprovarci ma la vita va avanti e non ti aspetta. La serie A diventa la sua certezza, il Sassulo lo vuole e lui parte, non ci sono alternative.
La gente non lo dimentica, pensa a lui anche quando per il Foggia si aprono le porte della serie cadetta ma Re Pietro continua la sua avventura nella massima serie, a Benevento. Giusto così.
Poi la retrocessione della squadra sannita, l’infortunio e un mercato di Nember che aspetta il colpo finale, quello che la piazza aspetta. Avviene il miracolo, Iemmello torna a casa, quella casa da cui ha spiccato il volo.
Non è pronto, Grassadonia chiede a tutti di non avere fretta, vuole il suo recupero ma lo vuole al meglio, non vuole bruciare le tappe.
Cittadella Foggia, minuto 85: esce Gori ed entra lui tra l’incredulità generale. Il tempo di scaldarsi in campo e su cross di Kragl, incorna di testa, forse troppo bene, Paleari guasta la festa al Foggia e al suo Re. Sarebbe stata vittoria per i rossoneri ma soprattutto sarebbe stata una giornata indimenticabile.
La settimana successiva l’esordio stagionale allo Zaccheria, sostituisce un altro monumento del Foggia, Fabio Mazzeo. Lo stadio è ai suoi piedi. Passa poco e su un cross di Gerbo destinato al secondo palo, sembra non arrivarci ed invece Iemmello si eleva e il suo colpo di testa manda la palla di poco alta oltre la traversa. L’appuntamento con il gol è ancora una volta rimandato.
La lunga sosta darà modo al ragazzo di riprendersi al meglio, a Grassadonia di pensare ad un un nuovo modulo, un assetto tattico che possa prevedere anche la presenza di Iemmello in campo dal primo minuto e ai tifosi di sognare i suoi gol.
Non è sogno, è realtà. Re Pietro è tornato.