di Rosario De Rosa
Cara GiuliaElettracometichiami, ho fatto un giretto sui social e ho notato il tuo bel post davanti alla vostra nuova abitazione di Perugia con la scritta: “Finalmente alla civiltà”.
Da premettere che il cancello è davvero bello, ben rifinito e sembra chiudersi davvero bene, ma sempre cancello è, però sinceramente non l’ho capita… Che vuoi dire, che qui da noi non hai trovato civiltà? Che siamo Zulù? Sei stata male qui da noi? Non sei stata servita e riverita abbastanza? La casa gratis, la macchina gratis, la spesa gratis, i tanti soldi per i colpi di petto davanti alla porta e le partite a zero gol non erano ancora abbastanza? Non abbiamo avuto sufficiente pazienza, sopportazione, addirittura venerazione per il tuo compagno?
Certo, è vero, da noi sta l’inciviltà, dobbiamo crescere in tante cose, come cittadini e come città, è vero siamo ultimi in tutto e noi foggiani siamo i primi a lamentarci della nostra inciviltà; grazie, grazie che ce lo hai ricordato!
Finalmente così la città se ne accorgerà, perché se lo dicono gli educatori o a scuola o nelle agenzie educative non li ascolta nessuno, però se viene detto su Instagram da un’attrice moglie del re Iemmello va ascoltata si, eccome!
Sinceramente non ho capito bene quali film ti hanno visto protagonista, sono andato su Wikipedia a constatare i capolavori che ti hanno visto impegnata, però questo bel finale di questa bella sceneggiata mi farà ricordare di te per questi cinque minuti in cui ti ho dato retta e per cui ho tenuto impegnato i miei quattro lettori.
Io non ho chiamato “Re” nemmeno Signori Baiano e Rambaudi che, con tutto il rispetto per il tuo coniuge, a lui non lo vedevano proprio, però dentro a quel cancello, forse, tante cose non sono arrivate e non arriveranno mai.
Perugia è una bella città, certo non è Ascoli, non è Andria, però è una bella cittadina, bella davvero!
Ben tornata nella civiltà, noi a lui abbiamo dato tanto, troppo, forse molto di più di quanto meritava e ha dato a noi, però, nel calcio come nella vita, la memoria è sempre troppo corta.
Forse questo tuo post e questo cancello ci devono insegnare che, prima di chiamare “Re” qualcuno, se lo deve davvero meritare.