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Equilibrio comunque e sempre

Sempre più spesso si sente parlare di un bicchiere che, a seconda del momento, viene visto o mezzo pieno o mezzo vuoto.
L’equilibrio che si è visto netto in campo al Del Duca, deve guidare anche i commenti e i giudizi su prestazioni e risultati del Foggia, deve comunque e sempre prevalere rispetto a eccessi che passano velocemente da una esaltazione contagiante ad una depressione destabilizzante. Si passa quindi dalle critiche del dopo Cremonese, alle volte anche eccessive, ai giudizi esageratamente ottimisti sul futuro dei rossoneri in questa stagione immediatamente dopo la vittoria ad Ascoli.
Tutti brocchi prima e tutti campioni una settimana dopo?
La verità, come sempre, è nel mezzo per cui nelle Marche si è vinta una battaglia di una “guerra” che non è prossima alla conclusione, sempre che la gara stessa riesca a dare indicazioni a Stroppa su ciò che lui ritiene non sia andato nel migliore dei modi. Al tempo stesso, i calciatori dovranno riuscire a trovare, nell’ennesimo colpo lontano dallo Zaccheria, la giusta carica e le più esaltanti motivazioni per riuscire ad affrontare le prossime gare, Ternana in primis, con il piglio di una squadra che ha dimostrato di poter far male a chiunque.
I giudizi sono, ancora una volta, tutti positivi nei confronti del pubblico rossonero, caloroso e corretto, pubblico che anche ad Ascoli ha dato la dimostrazione di essere di categoria superiore. Le immagini di famiglie intere ferme per strada a mangiare un boccone, in posa davanti ai monumenti della città ospitante, danno la reale sensazione che il calcio può essere il modo sia per accrescere il proprio orgoglio di appartenenza ma anche per far avvicinare genti di diverse culture.
L’attaccamento dei tifosi rossoneri alla propria squadra, comunque e dovunque, testimonia che alla fine il calcio non è solo una banale rincorsa di una palla in un rettangolo di gioco ma un fenomeno sociale che può solo far crescere la nostra comunità.