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È presto per emettere sentenze

Se è vero che il percorso, dopo 7 punti in una settimana, si è interrotto in malo modo a Palermo, è altrettanto vero che non si può parlare di crisi per quella che potrebbe essere solo una giornata storta. Chi dice che la piazza è spaccata sulla valutazione del gioco di Zeman, probabilmente lo fa in malafede perchè dimentica le vere spaccature che ci sono state tra i tifosi fino a qualche mese fa quando però si parlava di futuro del club e non certo solo di calcio giocato. È arcinoto che chi contesta, normalmente, fa più rumore di chi continua ad avere fiducia nella società e nel progetto tecnico.
È vero, il Foggia ha sbagliato in Sicilia, ma è pur vero che quest’anno la squadra paga a caro prezzo gli errori dei singoli che, per quanto grossolani, rientrano nella normalità di una qualunque partita di calcio.
Diciamo pure che la piazza ha voglia di riscatto, di guardare ad obiettivi importanti e che magari un quinto posto, posizione migliore rispetto allo scorso anno, non verrebbe visto come un vero e proprio successo. Questo è il bello delle piazze calde, quelle che entusiasmano i soci ad investire, quelle che ti fanno innamorare del fenomeno calcio, quelle che non accettano le mezze misure.
Il Foggia di quest’anno con un po’ di attenzione e forse anche con un po’ di fortuna sarebbe a ridosso del Bari, basterebbero i soli due punti persi scioccamente a Latina.
Con questo non vogliamo dire che non ci siano problemi, magari si stanno un po’ ingigantendo. Siamo ancora ad ottobre, quindi non ancora in grado di emettere sentenze.
Diamo ancora la possibilità a chi sta lavorando di dimostrare che il percorso non si è interrotto, nessuno può dare già giudizi definitivi.

(ph. Alessandro Forcelli)