Era una giornata molto ventosa, domenica 9 dicembre a Livorno. Quel giorno il Foggia di Grassadonia aveva un obbligo, quello di vincere contro l’ultima della classe, per staccarla, per pensare di respirare. Sappiamo tutti come andò a finire quel giorno, sappiamo tutti cosa successe la settimana successiva, quella dell’esonero, quella dei nomi di allenatori accostati al Foggia, quella che affidò la guida tecnica a Padalino.
Si disse allora che lo spogliatoio era spaccato, che alcuni calciatori remassero contro, che giocassero per il cambio di allenatore. La storia ha detto altro, non c’è stata alcuna riscossa, non si è visto in campo quell’inversione di tendenza che tutti si aspettavano e alla fine il conto è stato presentato ad un altro allenatore.
Oggi Grassadonia ritorna a dirigere la sua squadra, ritorna a guidarla verso una salvezza che non è affatto scontata e che vede anche il raggiungimento dei playout un obiettivo da non trascurare, senza voler sembrare eccessivamente pessimisti o disfattisti.
Ora a ciascuno il suo. La serie B non ė solo dei tifosi ma qui tutti si giocano qualcosa. La società con una retrocessione non troverebbe nè acquirenti e nè sponsor importanti; il direttore sportivo dovrebbe ammettere le sue colpe e comunque porterebbe una clamorosa retrocessione nel suo curriculum; i calciatori, tutelati o meno da un contratto, in prestito o in proprietà, l’anno prossimo dove potrebbero accasarsi dopo una stagione con mille proclami e con un fallimento sportivo culminato con una retrocessione?
A fine stagione si faranno i proclami, si evidenzieranno responsabilità dell’uno o dell’altro ma ora bisogna che tutti facciano un passo indietro, che pensino l’uno all’altro, che si stringano veramente, evitando anche di fare commenti o dichiarazioni. Ora bisogna salvare la baracca, con Sannella, Nember, Grassadonia, Agnelli e tutti gli altri.
Isoliamo i mitomani, quelli che si inventano scoop con il solo obiettivo di destabilizzare, come se tifassero per i nostri avversari. Il campionato non è finito, la stagione non è andata perduta. Tutto è recuperabile ma solo con l’impegno di tutti.