di Massimiliano Contini
Il Foggia nell’ultima partita contro il Cosenza vince ma è apparso in confusione tattica, privo di idee e con una manovra lenta, detto questo, c’è anche da considerare che il Cosenza non ha praticamente mai tirato in porta, e che i calabresi hanno giocato per quasi tutta la gara nella loro tre quarti ripartendo poi in contropiede, e questo qualcosa conterà.
Mancano 10 partite e la squadra di mister Padalino paga ancora dazio per lo stato di forma decisamente approssimativo di molti calciatori tra i quali Iemmello e Galano che ultimamente giocano con le gomme sgonfie per non dire bucate, a questo dobbiamo aggiungere un centrocampo che non attraversa il suo momento migliore, una linea mediana che viaggia ancora a livelli più bassi della riserva. Per fortuna grazie ad un autorete del difensore cosentino Dermaku (propiziata dal solito calcio di punizione tagliente e preciso di Kragl) abbiamo messo fieno in cascina, tre punti per la lotta salvezza che servono per allontanarci dalle sabbie mobili della bassa classifica.
E’ indubbio che una grossa mano ce l’ha stia dando il grande Kragl che per due anni consecutivi, con le sue mirabolanti giocate, ci sta togliendo le castagne dal fuoco per quanto riguarda la permanenza in serie B. L’importante adesso è riuscire a raccogliere più punti possibili e in qualsiasi modo, in attesa di tempi migliori. Ritornare in C sarebbe deleterio per la società ma anche e soprattutto per la città ed i tifosi. Dopo aver ritrovato la serie cadetta dopo 19 anni, sarebbe un peccato perderla dopo solo due stagioni. Ergo, caro Foggia, rinfodera lo spirito critico e infila l’elmetto: è il momento di essere brutti ma vincenti. Forza ragazzi, è obbligatorio rimanere in B, non ci sono altre alternative!!! FORZA, FOGGIA!!!