di Alessio Mangano
Alla quarta giornata si può ancora dire che le squadre sono al nastro di partenza sia in coda che in vetta. L’impatto con il campionato non risulta uguale per tutti così come nelle prime tre giornate si può essere facilitati rispetto alle altre per un turno casalingo in più o per aver incontrato squadre con uno stato di forma ancora precario.
Di solito i veri valori delle compagini in una competizione si possono comprendere intorno alla decima giornata, quando le variabili hanno condizionato un po’ tutte le squadre.
Si valuterà alla lunga, per esempio, l’exploit del Fasano che contro il Foggia aveva fatto vedere buone cose mentre le prime indicazioni e i primi risultati fanno intravedere un Cerignola sicuramente protagonista in questo girone H infernale.
Il Foggia viaggia secondo le aspettative anche se, in un campionato di serie D conta solo il primo posto ma obiettivamente, considerando i tempi stretti per la formazione dell’organico, la squadra di patron Felleca si ê avviata con la marcia giusta.
Ovviamente la partita contro il Gravina che gode della stessa classifica rossonera grazie alle vittorie su Nardò e Sorrento, riveste una importanza non trascurabile perchè potrebbe proiettare i rossoneri verso una vetta di una classifica che comincerebbe ad allungarsi.
L’umiltà, la voglia di crescere domenica dopo domenica, la consapevolezza di avere i mezzi per potercela fare, sono tutti elementi che devono accompagnare gli uomini di Corda soprattutto nella fase iniziale della stagione. La squadra vista a Nocera, quella squadra solida, robusta e sorniona fa ben sperare ma, attenzione, che un atteggiamento superficiale potrebbe vanificare il proprio percorso di crescita e, oggettivamente, non si possono lasciare punti per strada se è vero che l’obiettivo primario resta il primo posto.