di Rosario De Rosa
Archiviata l’ennesima partita di campionato, deposta l’ultima bottiglia di champagne dopo la vittoria in traferta della nostra squadra del cuore, mi dispiace, ma non riesco ancora a smaltire la rabbia dopo aver visto il video dell’aggressione e dell’agguato dei “tifosi” della Nocerina alla delegazione foggiana.
Complimenti, vi siete fatti proprio onore!
Avrete qualcosa da raccontare ai nipotini, che staranno ad ascoltarvi alle vostre ginocchia intenti ad andare su internet per cercare il calcio che conta, che, però, non passa da quelle parti…
I tifosi foggiani hanno riempito a migliaia gli stadi di tutta Italia senza che nessuno si sia lamentato, tutta la Serie B parla ancora del tifo che ha dato lezioni di sportività e attaccamento alla squadra, un tifo da Serie A: in ogni partita sembrava di giocare in casa, abbiamo ricevuto applausi su applausi…
Dopo Palermo, Brescia, Verona, Milano, Roma, Torino, Napoli (siete mai stai qui, cari “tifosi” della Nocerina? Forse, come Totò e Peppino, a cercare la trattoria dell’amico dell’amico dell’amico dove si mangia bene e a dieci euro?) i foggiani sono andati anche a Nocera, in quello stadio che da voi si chiama San Francesco e a noi si chiama San Michele, ammassati come sardine, 400 posti che neanche in una partita clou di Seconda Categoria si può vedere.
Voi lo avete considerato un gesto d’onore, per noi è un’umiliazione andare a giocare dove nei giorni feriali si fa il mercato…
E complimentoni ai capi della Lega, che hanno permesso questo scempio di girone, pur sapendo in anticipo che sarebbe andata così, che ogni domenica andrà a finire così!
Avete perso, cari nocerini, sul “campo” (e anche qui le virgolette sono d’obbligo) ve le abbiamo date a suon di gol, nonostante i vostri calci e le vostre grida; e avete perso fuori il campo, perché quando si usa la violenza si perde sempre, sempre!
Anche voi, capi della Lega e del Palazzo, avete perso e perderete ogni domenica, ma tanto che ve ne importa? Avete ricevuto lo scandalo di mezzo milione di euro per buttarci in mezzo alle botte, spero che servano a far giocare i bambini poveri, perché il calcio che volete voi non è questo, non è il nostro.
Siete dei perdenti!