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Che si faccia presto!

A Foggia ormai è noto che si vive di “pane e pallone“. Gli appassionati rossoneri hanno da sempre la necessità di confrontarsi sulla squadra del cuore durante tutta la settimana, anche non in prossimità di una gara, per discutere di tutto quello che gira intorno a quei colori che infiammano i cuori. Diciamo che a Foggia è esasperato quel concetto che dice che in Italia esistono 65 milioni di commissari tecnici quando gioca la nazionale azzurra.
Un tempo si discuteva seduti ai tavolini del bar, oggi le discussioni viaggiano sui social con la stessa foga e immutata passione.
Di solito si discute sulle scelte dell’allenatore, sulle dubbie qualità di un calciatore, sull’analisi di una gara e tutto ciò riesce a riempire abbondantemente lo spazio temporale dell’intera settimana.
Di questi tempi il campo di calcio viene messo da parte già la domenica sera e le vicende societarie, il futuro del Foggia nel breve e medio termine tengono banco nelle discussioni degli appassionati rossoneri.
La prima certezza è che la società, o meglio una parte di essa, è orientata alla vendita e questa è già una novità. Non sappiamo se il nuovo acquirente voglia dare la possibilità alla vecchia società di continuare ad operare almeno sino alla fine della stagione e questo forse potrebbe essere uno degli ostacoli nella conclusione della partita.
Nel frattempo sentiamo riparlare di non gradimento, di prelazioni e ricominciamo a riaprire i manuali di diritto per poter conoscere al meglio l’attuale situazione che appare sempre più con contorni fortemente sfuocati.
Una cosa è certa: sempre più gente per la strada chiede un cambio di società per favorire il ritorno della serenità, considerato il fatto che la soluzione di riappacificazione all’interno, cosa auspicata più volte da tanti, di fatto non è visibile all’orizzonte. A questo punto, dei due contendenti all’interno del sodalizio, o uno dei due cerca di fare un passo indietro oppure entrambi cedessero ad un terzo che possa ritornare ad operare.
Voci racconterebbero di proposte fatte dalla Pintus a Felleca per l’acquisto delle sue quote, così come altre voci sosterrebbero che la proposta non sarebbe mai giunta sul tavolo del presidente.
La situazione resta ingarbugliata ma la sensazione è che a breve potrebbe paventarsi un cambio di mano al vertice.
Che si faccia presto perchè c’è la necessità di parlare di calcio giocato sette giorni su sette nei bar così come su Facebook per tornare a mangiare il pane con l’unico companatico digeribile, il pallone.