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Che lo schiaffo sia salutare!

Non si dimentica facilmente dopo poche ore una sconfitta improvvisa, imprevista, amara ma il calcio non può fermarsi, non può aspettare, c’è un derby alle porte, si deve trovare la forza per reagire e provare a deviare il corso degli eventi.
Per far questo bisogna ripartire proprio da Cosenza, dimenticando tutte le gare precedenti, cercando di trovare anche un solo elemento positivo dal quale ripartire. In una partita così brutta è difficile evidenziare anche un solo episodio che abbia emesso una luce fioca in una buio tetro, non è impresa semplice. Gli allenatori devono esser bravi a far questo, a vedere quello che gli altri non vedono, altrimenti in panchina potrebbe sedersi chiunque.
Di fatto, dopo un approccio alla gara nettamente sbagliato, solo un episodio può dare una scossa agli uomini di Grassadonia e tutto arriva nel giro di minuti, forse di secondi. Nell’unica occasione sotto rete, Galano coglie un palo; sulla azione successiva, un rigore,assegnato forse frettolosamente, viene parato da Bizzarri. Tutto questo poteva dare una scossa alla squadra rossonera ed invece, la ribattuta del portiere viene arpionata dal più lesto Tutino che deposita in rete e dà la botta finale ad un Foggia irriconoscibile.
Poi si può dire tutto, forse si è già detto tutto ma uno solo dei due episodi, se avesse avuto un destino diverso, avrebbe potuto determinare quel risveglio necessario a ribaltare una brutta prestazione.
Con i se e con i ma non si vuol assolvere nessuno, si vuole solo provare a riannodare i fili, a riconcentrarsi sull’immediato riscatto, affinchè lo schiaffo di Cosenza non diventi inutile ma salutare per un immediato e pronto riscatto.