Succede che se un giornalista esprime liberamente la propria opinione che magari non coincide con quella della società, immediatamente viene tacciato per colui che rema contro, che vuole il male del Foggia, ecc…
Succede anche però che, a pensarla esattamente come quel giornalista, è addirittura il sindaco, cioè colui che all’attuale società ha dato un anno fa il prestigioso scettro del comando.
E allora può succedere che quel giornalista non si sente più solo in una folla di soldatini sull’attenti e capisce che poi tutto sommato le sue perplessità non sono solo di una parte sparuta della città, che le critiche che subisce sui social provengono anche e soprattutto da quella schiera di individui allineati e ubbidienti che, a parole, sono imparziali ma che in realtà risultano più convinti ed orientati rispetto a tanti altri.
Il sindaco vuol vederci chiaro, vuol vedere la reale disponibilità economica dei soggetti in causa perchè, stufo del teatrino delle ultime settimane, non vuol perdere il treno del salto di categoria a tavolino.
Ci fa piacere che oggi c’è qualche giornalista che verrà cancellato da quella lavagna ideale dove ci sono i buoni e i cattivi; magari non starà dalla parte dei buoni ma tutto al più in quella non ancora classificati.
Quel giornalista è stato comunque sempre sereno, oggi forse è più contento perchè le sue stesse perplessità le manifesta chi questa città la rappresenta in toto.
E c’è da aggiungere: meno male che questi giornalisti esistono…