Il provvedimento era nell’aria, se ne parlava da un po’, si aspettava solo la ufficialità che ieri è giunta inesorabilmente: il Foggia viene commissariato.
La notizia non viene presa con serenità dalla piazza, abituata da sempre a convivere con vicende extra calcistiche non sempre dal finale lieto. A dire il vero il commissario ci mancava, anzi è una figura che mancava all’intero mondo del calcio essendo il Foggia la prima squadra che dà ospitalità a questa nuova figura.
La gente per strada è preoccupata: che ne sarà del Foggia? La società andrà avanti? Si potrà procedere con la programmazione futura?
Diciamo che sicuramente questo evento non ci fa fare salti di gioia ma nemmeno deve preoccuparci più di tanto. Innanzitutto il provvedimento che sembrava dovesse essere preso per un anno, avrà invece la durata di sei mesi.
Sembrerebbe poi che il commissario avrà funzioni di controllo e non di gestione, dovrà vedere se le operazioni finanziarie del club saranno regolari e secondo le norme. In pratica è come se qualcuno venisse a casa nostra a controllare, nel nostro bilancio familiare, le entrate e le uscite di denaro senza però impedirci di poter pianificare l’acquisto di una auto nuova.
Sarebbe stato meglio che questo provvedimento non si materializzasse ma al tempo stesso non bisogna vedere il bicchiere mezzo vuoto: al termine del commissariamento, se tutto va come deve andare, anche il club ne uscirà rafforzato e riabilitato dinanzi al giudizio della opinione pubblica.