Caro Palazzo,
vi chiamo così perchè faccio fatica a distinguere procura, tribunali federali e collegi vari in quanto sono uno che ha deciso di seguire il calcio solo per le emozioni che sa donare nei novanta minuti, non conosce la giurisprudenza e cerca di comprendere anche se, nel mio caso, con molta e molta difficoltà. Io, nella mia completa ignoranza vi vedo, e non me ne vogliate, come una unica cosa, una cosa che dovrebbe vigilare sul rispetto delle regole nell’ambito dello sport più popolare in Italia.
Alcune cose non mi sono chiare e comincio da quelle che non mi appartengono dal punto di visto emozionale. Mi aspettavo che anche il Benevento potesse godere della promozione in A, dopo la condanna inflitta al Palermo, sospendendo i playoff allo stesso modo come Venezia e Salernitana stanno evitando un drammatico spareggio per evitare la C dopo l’annullamento degli spareggi.
Riguardo al Palermo, poi, senza entrare nel merito della sentenza, mi chiedo se fosse necessario aspettare la fine del campionato per un qualcosa che, sempre voi, avete dichiarato essere gravissimo e che addirittura sembra riguardasse non uno ma tre anni. Perchè vi siete presi gioco di una tifoseria, quella rosanero, che ha sostenuto la propria squadra nella speranza di una promozione diretta in A sino a sabato scorso? Vi rendete conto che se allontanate la gente da queste passioni, se la gente non andrà più negli stadi, se non farà più gli abbonamenti alle pay tv, anche tutti i palazzi crollano e non hanno ragione di esistere?
Mi viene un ulteriore dubbio…ma voi siete sempre quelli che hanno fatto cominciare un campionato senza dire a tutti se le squadre in gioco erano 19, 20 o 22? Allora sapete che anche certe sanzioni comminate non erano tarate per un campionato tra 19 contendenti ma che ne prevedese 22 e pertanto con ben sei gare in meno per poter recuperare?
Mi chiedo ancora se è previsto nei vostri regolamenti, nel momento delle decisioni, siano impegnati solo soggetti terzi non interessati al risultato finale di una sentenza? Possono, in un paese di diritto, giudicare soggetti che possono trarre vantaggio da una decisione piuttosto che da un’altra? Nei vostri organismi giudicanti ce ne sono di questi soggetti?
Il problema, comunque, probabilmente è soprattutto mio che mi occupo di calcio giocato, che non mi vergogno di manifestare la mia appartenenza e che mi perdo tra i livelli giudicanti e i soggetti coinvolti.
Tornerò a parlare di calcio sperando che nel frattempo, durante un’azione di gioco, qualcuno non abbia variato all’improvviso la regola del fuorigioco o quella dell’assegnazione di un penalty perchè al momento la percezione di chi segue il calcio è proprio quella.
Con infiniti dubbi….
Alberto Mangano