Era da un po’ in effetti che non lo si vedeva in giro. Prima era facile incontrarlo tutte le sere a passeggio nell’isola pedonale.
Stiamo parlando di una icona del calcio foggiano, Vittorio Eronia, allenatore di calcio e maestro di vita. Proprio oggi compie 90 anni e magari gli acciacchi non gli consentono di svolgere una vita come qualche anno fa, ma ci fa piacere che in tanti oggi si siano ricordati del suo compleanno.
È difficile parlare di Eronia se non lo si è mai incontrato perché lui è sempre stato un piacevole vulcano, una persona di una simpatia contagiante.
È stato uno dei più grandi talent scout del calcio, girando nelle periferie, osservando i ragazzini che giocavano per strada. Li portava vicino allo stadio, dietro le curve, davanti alla tribuna e continuava ad osservarli per scoprire talenti.
Vittorio Eronia era però in campo soprattutto un educatore, ti poteva mandare a casa solo per aver sputato a terra o per aver esagerato nell’esultare dopo un gol. Chissà se potrebbe mai adeguarsi ai tatuaggi e ai piercing di oggi.
Tanti giovani ragazzi sono diventati calciatori con i suoi amorevoli scappellotti, con i suoi rimproveri. Ci teneva che ognuno cacciasse tutto quello che poteva perché era un competente, era un grande osservatore, capiva subito se in un ragazzino c’era talento, se poteva insistere e difficilmente sbagliava: Padalino, Ricchetti, Genzano, De Rosa, Di Corcia, Colucci tutti suoi discepoli, tutti passati dalla strada agli stadi, tutti riconoscenti nei confronti di mister Vittorio.
E anche chi non è arrivato ad alti livelli nel calcio ha continuato nella vita con i suoi insegnamenti che erano di lealtà, sportività, correttezza.
Auguri mister e ancora 100 di questi giorni.
foto dell’archivio privato di Eronia