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Avanti un altro!

Ormai parlano tutti. Mentre in Africa ogni mattina qualcuno si alza e inizia a correre indipendentemente se sarà preda o predatore, qualcun altro in Italia si sveglia e sa che dovrà disquisire sul Foggia. Può succedere a un presidente con la sua squadra in serie C, ad un allenatore in cerca di squadra, ad un giornalista televisivo, ad un politico; magari domani se ne interesserà il Vaticano, il Parlmameto europeo e magari l’ONU.
Al momento non è chiara una cosa evidentemente: IL FOGGIA È STATO CONDANNATO e quindi non ha avuto alcun vantaggio da una sentenza ma è chiaro che qualcuno avrebbe voluto forse la radiazione che un TRIBUNALE, e non l’assemblea di un condominio, non ha pensato di dare.
Chi ha diritto ricorra e lo faccia anche velocemente ma abbia il buon senso, se ha un minimo di visibilità e magari vuol mantenere la propria credibilità, di rispettate le Istituzioni, quelle della Giustizia Ordinaria che non si sono ancora espresse e quelle della Giustizia Sportiva rispetto alla quale la società Foggia Calcio è la prima a ricorrere, non sul web e con comunicati stampa, ma con le armi che il nostro stato di diritto le ha messo a disposizione.
Ricorrete tutti per conoscere la verità, noi del profondo sud aspetteremo il giudizio definitivo con la dignità che ci appartiene. A Foggia quando siamo retrocessi ci siamo attrezzati sul campo per provare a risalire. Qualcuno lo accettasse come consiglio.
Aspettiamo ora le considerazioni di domani mattina. Avanti un altro!