di Massimiliano Contini
“Foggia cosa succede? La squadra non va bene, Stroppa è da esonerare subito altrimenti ritorniamo subito in serie C”.
Paura dei fantasmi del passato, parole, parole e commenti colmi d’allarmismo infondato spazzate via in poco più di mezz’ora dal sinistro micidiale di Kragl che ieri sera, con la sua ennesima prodezza balistica, oltre che ai tifosi novaresi ha messo a tacere soprattutto chi in 3 giorni aveva “trasformato” il Foggia da una macchina perfetta in grado di poter vincere il campionato ad una squadra che a malapena sa mettere in fila tre passaggi.
Cinque vittorie nelle ultime sei gare disputate, quarta vittoria esterna consecutiva ed oltre 70 minuti giocati in inferiorità numerica senza subire gol. Basteranno questi numeri a far capire a questi “saggi” del pallone che il Foggia ha definitivamente voltato pagina, anzi direi proprio cambiato libro rispetto al girone d’andata? Speriamo di si.
Quello visto martedì sera al Silvio Piola è stato un grande Foggia che ha dimostrato carattere, grinta, tenacia e resilienza, doti che magari sul tre a zero in casa sono facili da mostrare, meno invece in trasferta dopo una sconfitta interna subita in rimonta.
Ribadendo la mia più assoluta stima per Kragl, stavolta però voglio elogiare tutti i giocatori che in dieci non hanno fatto vedere palla ai piemontesi, (caro Greco però la prossima volta stai più attento a gestirti perché puoi essere anche il Real Madrid, ma giocare in undici è molto meglio rispetto a giocare in dieci); Nicastro che ha corso a perdifiato tra la fase difensiva ed offensiva incarnando per una sera i panni del miglior Pietro Mennea e se avessero giocato fino a mezzanotte molto probabilmente il Novara non avrebbe mai segnato visto che sia la difesa che il centrocampo avevano blindato a doppia mandata la porta di Guarna.
Con questo ora non dico che il Foggia dominerà da ora fino a maggio il campionato vincendo tutte le gare rimanenti, ci saranno vittorie belle, strepitose, sofferte, pareggi e magari capiterà, a volte, anche di perdere qualche partita, ma se si combatte fino al novantacinquesimo minuto, così come fanno i nostri giocatori, allora qualsiasi risultato che si otterrà sarà comunque applaudito, almeno da parte mia, perché chi lotta non perde mai!!
Se il campionato fosse iniziato 7 gare fa il Foggia ora sarebbe secondo in classifica, il cambiamento c’è e si vede.
Chapeaux, ragazzi!!!