Sarà una partita combattuta, da prendere con le pinze sicuramente. Da un lato il Foggia reduce da due pareggi obiettivamente bruttini, dall’altro la Viterbese che cerca il riscatto, dopo un brutto avvio di campionato ed un ritiro con il nuovo tecnico.
La squadra di casa è sicuramente alla portata degli uomini di Marchionni ma è certo che i ritmi sostenuti dai rossoneri tra una gara e l’altra limitano il lavoro in allenamento, quello che potrebbe far crescere la squadra sotto il profilo tattico. Il Foggia sinora ha cercato il suo percorso di crescita attraverso le partite e sino ad un certo punto ci era pure riuscito ma è indubbio che nelle ultime prestazioni è affiorata quella stanchezza che alla fine ha condizionato il risultato finale.
A Viterbo ci saranno numerose assenze tra squalifiche ed infortuni e Marchionni dovrà dare spazio a qualcuno che magari è stato meno impegnato degli altri. Sarà assente anche Del Prete a sorpresa per motivi disciplinari. Non siamo in grado di conoscere i motivi che hanno indotto la società e lo staff tecnico a lasciare il calciatore a casa. D’altra parte noi non abbiamo un filo diretto con la società, ci affidiamo alla comunicazione della stessa che se non manda nemmeno il programma degli allenamenti, figuriamoci tutto quello che avviene tra una gara e l’altra.
Noi, se dovessimo valutare la società sui provvedimenti disciplinari inflitti ai singoli tesserati, dovremmo concludere che Del Prete l’avrà fatta grossa, considerato che, in passato, la stessa società non mi sembra abbia avuto, almeno per quel che è arrivato a noi, lo stesso comportamento per chi si beccò anche 5 giornate di squalifica per comportamenti, almeno da quanto emerso dai referti arbitrali, sicuramente deplorevoli.
Alla fine il problema resta sempre la comunicazione se è vero che ormai su Del Prete, nelle ultimi dodici ore, se ne sono dette di tutti i colori, dalle liti con la dirigenza sino alla voglia di andar via.
Noi non vi possiamo aiutare, non conosciamo i fatti, anche noi andiamo appresso alle chiacchiere. D’altra parte sempre noi non siamo in grado nemmeno di azzeccare, almeno una volta, la probabile formazione.